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7 Novembre 2024

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Il CIO: Khelif è donna 

“Abbiamo già spiegato il nostro punto di vista”. Il caso Khelif, il giorno dopo il match con Angela Carini, torna nel briefing del Cio con la stampa.

Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, dice che “nessuno nella comunità degli atleti o scientifica sarebbe mai d’accordo con i test di genere, che non si realizzano dal 1999. Ho parlato con alcuni atleti che si sono sottoposti a questi tipi di test, non è stata una cosa piacevole e fortunatamente ce li siamo lasciati alle spalle. Tutti vogliono una soluzione chiara e semplice ma non è tutto bianco o nero, siamo però pronti ad ascoltare eventuali soluzioni che possono proporre le varie parti”. Le regole di ammissibilità “sono in vigore dal 2016 e sono state già applicate ai Giochi di Tokyo e non sono basate sui test per i livelli di testosterone che sono percepiti come una panacea ma non è così”. “Non possiamo agire in base a sospetti. L’ammissibilità è decisa sulla base del passaporto, del documento nazionale e lì – il riferimento di Adams alla Khelif – compare che è una donna, è una pugile algerina nata donna, registrata come donna, che ha vissuto come donna. Non è dunque una transgender”.

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