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26 Aprile 2024

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“Jawohl.. it’s completely different”…ecco gli stadi italiani 

di Antonluca Cuoco

Domenica scorsa, come tantissimi salernitani, ero allo Stadio Arechi.

In Curva Sud c’era anche un gruppo di tifosi dello Shalke04 con cui la tifoseria granata è da qualche anno gemellata.

Ho chiacchierato un pò con loro e non ho potuto fare a meno di commentare quanto differente fosse l’esperienza di andare a vedere la partita a casa loro (Veltins-Arena) rispetto a trascorrere 90′ all’Arechi.

“Jawohl.. it’s completely different”, mi dicevano sorridendo (aggiungendo complimenti per il tifo granata ma il punto restava…).

Ed il punto è che gli stadi in Italia sono tendenzialmente fatiscenti, che la proprietà è solo in rarissimi casi delle società, che i servizi sono nella grandissima parte dei casi scadenti o inesistenti e che scegliere di pagare un biglietto nella serie A per assistere ad una partita di calcio significa solo quello, ed al massimo un caffè e un panino (tra l’altro sempre dozzinale).

Ora lungi da me paragonare l’Arechi alla Veltins-Arena (dal 2005 ribattezzato così in seguito alla stipula di un contratto di sponsorizzazione con l’omonima azienda ed è uno degli stadi più moderni del mondo) ma rendiamoci conto cosa siano i veri stadi attrezzati nel mondo sviluppato e cosa sia andare all’Arechi (come in tanti altri stadi italiani).

L’esperienza dei tifosi tedeschi nella nostra curva, dal punto di vista dei servizi, è stata un pò come se noi fossimo andati a vedere una partita in una curva tunisina (con tutto il rispetto per il Maghreb).

ps.

La curva per vedere Salernitana-Napoli costava 40euro

quella per vedere la Salernitana-Juventus sarà 50euro.

il punto non è il costo (gli spettacoli vanno pagati) ma cosa si offre.

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