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30 Aprile 2024

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“Il Colle? Sia una scelta condivisa. Forza Italia? riparta dai territori” 

Fiorenza Cennicola, Dirigente di Forza Italia e giovane Consigliere Comunale di Guardia Sanframomdi, nel beneventano. Come sta seguendo la vicenda del Quirinale?

Con gli occhi di una giovane donna, amministratrice, fortemente preoccupata per il futuro del nostro Paese, ed in particolare, nel dover constatare l’assenza nello scenario politico attuale di leader autorevoli e capaci di “programmare” nonché avere una “visione” che sappia guardare più lontano del prossimo appuntamento elettorale. Auspico che, con il ritorno del Presidente Berlusconi al centro delle trattative, si riesca a raggiungere una scelta politica condivisa da tutti i partiti al più presto. I Parlamentari diano prova di responsabilità ed adeguatezza al ruolo che la Costituzione ed i cittadini hanno loro affidato. Una settimana fa il Presidente Berlusconi ha compiuto un gesto nobile e di amore verso il Paese per evitare lo stallo dei veti incrociati, oggi tocca a Mattarella fare lo stesso. Due uomini che conoscono il significato di servizio delle istituzioni. Il teatrino messo in scena dagli altri partiti conferma la validità di una nostra battaglia: il Presidente della Repubblica deve essere scelto dai cittadini.

Una giovane, la scelta di Forza Italia. Che futuro vede?

Da giovane, mi auguro che il mio partito continui a crescere e ad investire nel capitale umano, nella formazione, nelle idee e nelle occasioni di confronto per rafforzare sempre più lo spessore democratico della nostra società, sapendo riconoscere e mai mortificare la militanza. Solo avvicinando i partiti alle esigenze dei territori, si potrà introdurre nella vita dello Stato il grande senso morale dei cittadini e i loro bisogni, così che questi possano ritornare a fidarsi ed affidarsi alle Istituzioni 

Le donne e la politica. Quote rose o conquiste?

Non si può non constatare, che le donne elettrici sono in maggioranza nel corpo elettorale, eppure persiste una situazione asimmetrica della rappresentanza politica a cui, ritengo, bisogna rimediare non tanto prevedendo quote riservate alle donne, bensì iniziando col guidare un cambiamento culturale che miri a rimuovere condizionamenti e strettoie che rendono difficile l’accesso delle donne alla dirigenza partitica e cariche elettive. Sono fortemente convinta che spetti alla Politica il duro lavoro di progettare una società matura in cui sussistano pari opportunità per uomini e donne ma, per quanto mi riguarda, i dati anagrafici o di sesso non definiscono le competenze.

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