“Quella del carcere per i bambini è ovviamente una bufala. Chi fa propaganda sul decreto Caivano con lo slogan che Meloni arresta i ragazzini, in realtà forse li preferirebbe con le pistole in mano”. Così a La Verita il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
“Ma cariche, non a salve. Nessuno – spiega – ha toccato la soglia di imputabilità dei minori, che in Italia rimane invariata a 14 anni, più alta rispetto a quasi tutti i paesi d’Europa. In Inghilterra è di 10 anni, in Olanda e Irlanda 12, in Francia e Polonia bastano 13 anni per finire davanti al giudice. Da noi 14 erano e 14 restano”.
“La variazione sostanziale con il decreto Caivano sta nella gravità dei reati. La punibilità – spiega l’esponente meloniano – non parte più da reati che prevedono 9 anni di condanna a salire, ma è stata abbassata a reati punibili da 6 anni. La sanzione deve essere un deterrente, in caso contrario dovremmo abolire i codici”. “Il decreto – prosegue Foti – mette anche il dito sulla responsabilità genitoriale. Oggi se un genitore non manda a scuola i figli ha una sanzione pari a quella di un divieto di sosta: 30 euro. Quando non c’è l’iscrizione alla scuola definita dell’obbligo, la legge prevede la denuncia penale dei genitori con sanzioni fino a due anni di carcere. Ovviamente non significa che vadano in prigione, quella viene riservata dal giudice a reati ben più gravi” conclude.
