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29 Aprile 2024

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Calderoli: “L’autonomia? Si nel 2024”

“Nella maggioranza c’e’ un accordo blindato: l’autonomia la porto a casa. A inizio 2024 prevedo sara’ legge. E il testo Casellati sulla forma di governo ho contribuito a scriverlo”. Lo dice a “Repubblica” Roberto Calderoli, ministro dell’Autonomia, che nega le tensioni nel governo e le difficolta’ per la sua Lega: “Ci sono tante, troppe cose da fare e quindi diverse proposte”.

“Non e’ detto che non ci siano le risorse sufficienti – dice sul tema riforma delle pensioni – e comunque riformare Nella maggioranza c’e’ un accordo blindato ma non c’e’ una gara con il progetto di modifica della Costituzione la Fornero e’ un obiettivo di legislatura”. Poi assicura: fatte autonomia, federalismo fiscale e premierato “me ne vado sul mio trattore in campagna, dove ho trascorso l’estate a raccogliere nocciole”.

Meloni ai ministri ha parlato chiaro, bisogna risparmiare: “Anche il mio ministero partecipera’ alla riduzione della spesa, anche se e’ senza portafoglio. Abbiamo il Fondo per i Comuni di montagna, pero’ il taglio lo faremo in modo che ai Comuni e alle Regioni vadano le stesse quantita’ di soldi”. Con i problemi finanziari che ci sono, il timore e’ che i Lep, i livelli essenziali di prestazione, che garantiscono l’uguaglianza da Nord a Sud in vista dell’autonomia differenziata, restino lettera morta. E cosi’ anche l’autonomia tramonta: “Ma chi l’ha detto che i Livelli essenziali delle prestazioni debbano costare di piu’? Nessuno li ha mai definiti, quindi nessuno e’ in grado di quantificarne il costo. Se si usano fabbisogni standard la razionalizzazione e la responsabilita’ possono addirittura portare alla riduzione della spesa, con grande gioia di Giorgetti. Se poi dovessero costare di piu’, e non credo, le leggi di bilancio provvederanno a finanziarli”. Il ministro non si sente isolato: “Per niente. Sapevo che era un percorso tutto in salita perche’ da 22 anni e da 5 legislature nessuno ha mai cavato un ragno dal buco sull’autonomia differenziata. Ma per la prima volta, ora si e’ affrontato l’argomento degli argomenti: i livelli essenziali di prestazione, anche questi previsti in Costituzione. Lo Stato e’ puntuale nel dirti cosa pagare, ma non nel dirti quali sono i diritti civili e sociali garantiti a tutti. L’autonomia puo’ solo migliorare e non peggiorare le condizioni del Sud”. “A inizio agosto – prosegue – ho fatto il punto con tutta la maggioranza e non escludo che possa allargarsi a qualche partito di opposizione. Ho chiuso la quadra: i contenuti sono definiti. Abbiamo individuato quali, tra le 23 materie che le Regioni possono chiedere, sono da ritenersi Lep, ovvero livelli essenziali (e sono 15) e quali no (altri 8). Tutto cio’ e’ scritto in un sub emendamento la cui seconda firmataria e’ Maria Stella Gelmini di Azione”. Il ministro osserva infine che “l’autonomia diventera’ legge a inizio 2024. E’ la riforma delle riforme, perche’ cambia l’assetto istituzionale del Paese e consente una verifica euro per euro dell’uso delle risorse”.

Un passaggio sulle minacce e sul Sud. “Quest’ultima minaccia puo’ essere di un mitomane, ma rispetto alle altre ricevute a me e’ parsa un salto di qualita’, stavolta e’ firmata ‘mafia’. L’autonomia non e’ l’assalto del Nord alle risorse del Sud, non finiro’ mai di ripeterlo. Cerco il superamento della questione meridionale e di quella settentrionale e un patto Nord-Sud” conclude.

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