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1 Maggio 2024

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Berlusconi “Unire i moderati che sono nel Ppe”

“Ora sto bene, La ringrazio. Sinceramente ho passato prove più dure. In questo caso si trattato di un malessere fastidioso che i miei medici hanno ritenuto più prudente fosse trattato in ospedale. Tuttavia non mi ha mai impedito di seguire attivamente giorno per giorno questa difficile – e non bella – fase politica”. Così Silvio Berlusconi al Corriere della Sera. 

Nel colloquio il Cavaliere torna sul Quirinale e precisa: “Non ho nessun motivo di amarezza o di delusione”, “ho rinunciato semplicemente perché da due anni sto lavorando per l’unità politica e morale della Nazione in un momento di emergenza. Ho ritenuto fosse più utile all’Italia evitare che sul mio nome si consumassero polemiche o lacerazioni inopportune” e “l’apprezzamento per il lavoro che il presidente Draghi sta svolgendo a Palazzo Chigi”, “mi ha indotto a ricercare soluzioni all’insegna della stabilità, che consentissero al governo di continuare ad operare serenamente”. 

Nell’intervista un passaggio sulla indicazione di Casini “che mi è stata avanzata da Enrico Letta nell’ambito di una rosa di nomi”, precisa il leader di Forza Italia, “dopo il naufragio della candidatura di Casellati, non trovava sufficiente consenso fra le forze politiche. Quindi, ritenendo necessario garantire la stabilità del governo e del Paese, ho chiamato il presidente Mattarella chiedendogli la disponibilità ad essere votato”.

“Le parole del presidente Mattarella – aggiunge – alle Camere, sulla giustizia, sulla politica internazionale, sulla centralità del Parlamento, sulla difesa dei più deboli, sulla dignità delle persone stanno a dimostrare che abbiamo fatto la scelta giusta”. Una decisione che ha sganciato FI da Lega e Fdi… “Per la verità, è del tutto normale che Forza Italia compia le sue scelte in piena libertà e autonomia: la coalizione di centrodestra non è un partito unico”. Poi sul futuro “l’alleanza di centro-destra esiste perché io l’ho resa possibile dal 1994. Non cambio certo idea oggi. Ma non cambio neanche idea sul ruolo di Forza Italia che è quello della sola grande forza di centro liberale, cristiano, garantista, europeista. Un centro senza il quale non si vince e che deve avere un ruolo trainante”. E’ favorevole a una federazione con i partiti centristi della sua coalizione — Coraggio Italia, Noi per’Italia, Udc – magari per essere forza attrattiva anche di altre formazioni centriste oggi del campo avversario, come Italia Viva? “Sono favorevole a tutto ciò che può riunire moderati, nel solco del Partito Popolare Europeo, di cui siamo orgogliosamente espressione in Italia. La storia di Renzi è diversa, un giorno forse deciderà dove vuole approdare” e “quando l’emergenza sarà superata, si dovrà tornare ad alleanze fra forze politiche omogenee”. 

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