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2 Maggio 2024

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Scontro socialisti Calenda. Attacca anche Faraone

“Siamo sempre disponibili a discutere con PiùEuropa. I punti fondamentali per noi rimangono gli stessi: coerenza, qualità della lista”. Così Azione in una nota in riferimento alle alleanze per le Europee. “Non possiamo accettare di allearci con chi si porta dietro Cuffaro, Cesaro e Mastella o candidare chi viene pagato da dittature straniere in spregio al codice di condotta del Parlamento europeo”, afferma il partito di Carlo Calenda, ribadendo una serie di condizioni: “Non ha senso includere nella lista di chi poi andrà in gruppi diversi da Renew (PSI e Nuova DC)”; “non candidatura di chi sostiene le tesi di Putin ed è contrario all’invio di armi in Ucraina (Librandi-Italia C’è)”; “candidatura di Cottarelli insieme a Bonino come frontrunner della lista”; “inclusione nella lista dei due candidati del PDE attualmente in parlamento europeo (Danti e Gozi)”. “Questi erano i contenuti originari del lodo Verhofstadt. Lì siamo rimasti” conclude la nota di Azione.

Le repliche

CALENDA e Azione continuano a fondare la loro politica su veti e condizioni. Ogni giorno un nuovo nemico. Oggi siamo noi. Non è politica, è isterismo”. Lo ha dichiarato il segretario del Psi Enzo Maraio, rispondendo ad Azione e Carlo CALENDA che sostiene che “non ha senso includere nella lista il Psi”. “Chiedono di entrare nella lista “Stati Uniti d’Europa” escludendo il PSI: è la dimostrazione che per i socialisti che hanno creduto in lui non c’è spazio. Vengano a dare una mano a noi” ha concluso.

“Carlo Calenda è davvero un personaggio: adesso ha cambiato idea e vorrebbe partecipare alla lista degli Stati Uniti d’Europa. Naturalmente, rimasto tremendamente solo, dimentica di aver gettato camion di fango su Italia Viva ma si dice pronto per un’alleanza. Bene, era scritto. Ma non basta, pretende pure di dettare le condizioni e mette veti su candidati e partiti: no a Renzi, no ai socialisti, no ai democristiani, no a quelli che gli stanno semplicemente antipatici. Il simpaticone”. Lo scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. ” “Le piroette acrobatiche di quest’uomo – spiega- stanno diventando un caso di studio interessante, naturalmente hanno poco a che fare con la politica. E se non fosse una cosa seria ci sarebbe persino da ridere”. 

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