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2 Maggio 2024

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La Meloni ha un problema di classe dirigente ed è vittima di certa militanza 

La vicenda Pozzolo, derubricabile ad idiozia pura, fotografa un fatto: Fratelli d’Italia ha un problema di classe dirigente.

L’impegno di Giorgia Meloni, alle prese con una sfida epica, rischia di essere vanificato da un mare di dirigenti, presenti sui territori ed arrivati a ricoprire ruoli decisivi, inadeguati.

Un partito cresciuto, in pochi anni e grazie soprattutto alla leadership, dal 4% al 30% ha questi problemi. Ci sono, per carità, tante riconosciute ed apprezzate personalità, sono nelle amministrazioni locali ed al Governo, ci mancherebbe altro. C’è, però, una pancia del partito composta da imbecilli con la patente, da claudicanti percorsi politici ed infantili nostalgie. Molti odiatori seriali e demagoghi. 

Giorgia Meloni dovrà, per forza, affrontare questo grande questione.

Un problema che, negli anni, non ha avuto Silvio Berlusconi. La circostanza, se studiata, potrebbe tornare utile.

Il Cavaliere detestava seguire le beghe locali e mai si è appassionato alle dinamiche locali e quando ha dovuto costruire classe dirigente, al netto di certe umane debolezze ed evitabili leggerezze, si è affidato alle competenze. Ha pescato nel mondo delle imprese, delle professioni, dello sport. Ha sostituito la militanza con la società civile. Ha salvato il meglio delle tradizioni politiche.

Ha avuto difficoltà a costruire e strutturare il movimento politico, non ci credeva, ma al Paese ha consegnato esperienze, al governo ha favorito la contaminazione di più culture.

La Meloni, senza ripetere certi errori, e senza necessariamente mortificare le storie, senza rinnegare un percorso politico che le ha consegnato meritati successi, ha il dovere di allargare. Di coinvolgere, sui territori ed a livelli centrale, le professioni, altre culture politiche.

Non c’è, ed è dato che consegna utile riflessione, nessun dirigente provinciale o regionale, di peso, proveniente dalle professioni, dalle imprese, da altre sensibilità politiche. 

Certa militanza tiene ‘chiuso’ il partito ed impedisce non la crescita, che dipende dalla Meloni, ma la strutturazione di classe dirigente. Certa militanza è schierata di traverso rispetto alla contaminazione di idee ed esperienze.

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