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2 Maggio 2024

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Inzaghi sbaglia tutto. Salernitana nel baratro

Di Vanni Vignes

Ancora una sconfitta per la Salernitana e, cosa ancora più grave, ancora una volta meritata. Il cambio di guida tecnica non ha dato i risultati sperati con Inzaghi incapace di invertire il pericolosissimo trend che sta accompagnando inesorabilmente la Salernitana sul fondo della classifica. La squadra ha evidenti limiti di organico ma l’allenatore ex Milan ci mette anche del suo. Invidioso probabilmente delle scelleratezze tattiche proposte dal suo predecessore ad inizio stagione, Inzaghi decide di tornare al vecchio 3421 che tanto male ha fatto fin qui a questa squadra. Come se non bastasse decide di schierare ancora una volta Maggiore titolare, esponendo il calciatore all’ennesima brutta figura che lo vede toccare, in 60 minuti giocati, esattamente TRE palloni di cui due sbagliati e consegnati nei piedi degli increduli avversari. Inutile sottolineare che la Salernitana nel primo tempo non è esistita. All’intervallo Inzaghi cambia, toglie Bradaric e Candreva per inserire Sambia e Bohinen schierandosi col 352. Il risultato è insperato. La squadra guadagna metri, campo, possesso e spaventa costantemente il Genoa affondando sulle corsie con Sambia e Mazzocchi ed occupando meglio il campo, padroneggiando, nonostante Maggiore continui a non veder palla. Poi la follia. Mentre la Salernitana dava l’impressione di poterla riprendere da un momento all’altro, pur non creando ancora occasioni limpide, ma col Genoa quasi rintanato nella propria metà campo ed in grossa difficoltà nell’arginare il lavoro sulle corsie dei quinti granata, Inzaghi decide di togliere Lovato per mettersi con la difesa a 4 e le 3 punte con Cabral dietro Dia ed il neoentrato Ikwemesi. Addio Salernitana. Costretti a compiti di copertura più ampi Sambia e Mazzocchi sparivanondai radar e la Salernitana si spegneva definitivamente. Un paio di occasioni ma in fuorigioco sono state il massimo della produzione offensiva col Genoa che da quel momento ha ripreso coraggio ed il controllo della gara. Così non si va da nessuna parte, anzi, continuando così il posto dove si va a finire lo conosciamo tutti.

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