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5 Maggio 2024

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Violenza sulle donne, arriva il ‘codice rosso rafforzato’

La commissione giustizia del Senato ha approvato il cosiddetto ‘codice rosso rafforzato’, con cui “il procuratore della Repubblica può, con provvedimento motivato, revocare” il procedimento ad un magistrato che non ascolti entro i tre giorni stabiliti la vittima di violenza. La novità era contenuta in un emendamento della relatrice Erika Stefani (Lega) al provvedimento presentato da Giulia Bongiorno, responsabile giustizia del Carroccio e presidente della stessa commissione. Entro tre giorni dalla comunicazione della revoca, prosegue l’emendamento che ha ottenuto il via libera, il magistrato può presentare osservazioni scritte. Il procuratore della Repubblica, direttamente o mediante assegnazione a un altro magistrato dell’ufficio, provvede senza ritardo ad assumere informazioni. Inoltre il procuratore generale presso la corte di appello ogni tre mesi acquisisce dalle procure della Repubblica del distretto i dati sul rispetto del termine. “Con il voto di oggi in commissione Giustizia al ddl della collega Giulia Bongiorno, rafforziamo l’impianto del Codice rosso, prevedendo la revoca del procedimento al pm se la vittima di violenza non viene ascoltata in tempo. La norma attribuisce al Procuratore capo il potere di revocare l’assegnazione al magistrato che non ascolta la vittima entro il termine dei 3 giorni stabiliti. Il tempo è fondamentale, in quelle ore si possono valutare misure cautelari a tutela della vittima. Obiettivo è non lasciare tante donne sole, in balia del loro carnefice e auspichiamo in Aula il sostegno di tutte le forze politiche”, ha affermato la senatrice Stefani.

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