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2 Maggio 2024

Chi siamo

La “Costituente Liberale”, e’ ora

di Massimo Ricciuti

Sabato 14 a Milano nasce la “Costituente Liberale” ed è già quasi “Partito”. Un Partito “nuovo”, inclusivo, attento alle esigenze dei territori e della diversità di cui è composto il nostro Paese. Emerge una struttura simile a quella dei “LibDem” inglesi. Un soggetto che si rivolge alle grandi tradizioni culturali del liberalismo in tutte le sue innumerevoli sfumature. Una operazione culturale prima ancora che politica, ma con la dichiarata volontà di strutturarsi come realtà pienamente calata nella contesa elettorale. Il “Partito” nuovo si inserisce all’interno dell’operazione federale unitaria lanciata da Italia Viva e Azione. Grande attenzione è stata mostrata verso +Europa, ma in molti interventi è emersa la volontà e la necessità di coinvolgere il riformismo di matrice sturziana e popolare.

Alessandro De Nicola, Oscar Giannino (il cui intervento è stato accolto da una vera ovazione), Sandro Gozi e Giuseppe Benedetto della Fondazione Einaudi hanno lanciato il guanto di sfida al mondo politico.

Da sabato finalmente è in campo il progetto concreto della costruzione di una forza politica liberale pronta a unire il caleidoscopico mondo riformista. Già sono previsti nuovi incontri sui territori per le prossime settimane e un’altra tappa costitutiva prevista per giugno. C’è tutta l’intenzione di procedere veloci e a passo spedito. Senza tentennamenti. L’auditorium San Fedele gremito e stracolmo di partecipanti, molti non sono riusciti ad entrare fisicamente. L’evento è stato seguito sui social da una quantità inimmaginabile di persone.

Tutte le sigle e associazioni che rappresentano il mondo liberale hanno messo a disposizione la loro esperienza e le loro risorse

Tutte le sigle e associazioni che rappresentano il mondo liberale hanno messo a disposizione la loro esperienza e le loro risorse. Ovviamente gli interventi di Renzi e Calenda sono stati particolarmente attesi, e hanno fornito notevoli spunti di riflessione e soprattutto hanno pienamente incoraggiato il progetto. Sandro Gozi, come leader del PDE ha acceso gli animi battendo sul tasto dell’antisovranismo. 

In realtà sia è spaziato da questioni di carattere economico finanziarie ai diritti umani e civili. Ma ciò che è emersa con veemenza è stata l’urgenza di fare presto. Di non sprecare l’occasione. Esistere già nel corso del 2023 come realtà politico-partitica.

Fa piacere notare tra i soci fondatori il movimento campano “Liberali Moderati Per L’Italia” di Stefano Maria Cuomo. Una componente fondamentale che richiama la grande storia del meridionalismo europeista dei Cortese, Cifarelli, Croce, Salvemini etc etc. E’ Europa il più piccolo municipio del sud e di tutto il Paese. E’ Europa il Cilento, ogni segmento del Mezzogiorno. 

Nel corso del suo intervento, Stefano Maria Cuomo ha portato il contributo di noi riformisti e liberali campani. Ha sottolineato l’assoluta necessità di rivolgersi ai giovani (dai “millennials” ai “pandemians”), specificando che bisogna iniziare “una operazione di ripensamento dei sistemi di formazione e di selezione degli stessi” per poter immaginare di radicare un partito nuovo come i Liberali Democratici Europei (probabilmente questo sarà il nome del costituendo partito).

Siamo nell’ambito di Renew Europe. La sfida di oggi è tra Open Society V/S Close Society. Questo è quello che è parso come urgenza immediata per battere l’era dei populismi per riportare al centro la politica e la partecipazione. La democrazia o è Liberale o non è.

La sfida è aperta!

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