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1 Maggio 2024

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Atlas 2030, il primo esoscheletro che permetterà ai bambini affetti da patologie neurologiche di camminare

di Anna Adamo


È stato presentato lo scorso 8 novembre all’Ircss San Raffaele Pisana a Roma Atlas 2030, il primo esoscheletro robot dedicato ai bambini affetti da patologie neurologiche.

Non vi sono dubbi che tengano, Atlas 2030 rappresenta davvero la novità, un barlume di speranza per tanti bambini il cui unico desiderio è sempre stato quello di camminare, ma non hanno mai potuto farlo


Flessibile, dotato di otto motori e in grado di muoversi in ogni direzione, consentirà ai bambini di età compresa tra i quattro e i dieci anni non solo di camminare, ma anche di calciare la palla e verrà monitorato con uno studio ad hoc.

L’incontro


All’incontro di presentazione nella struttura ospedaliera romana hanno preso parte il Ministro della salute Orazio Schillaci, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Durigon e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’ Amato.
“L’elasticità, fanno sapere dalla Marsi Bionics, azienda che l’ha progettato, è il punto di forza di Atlas 2030. È l’unico esoscheletro al mondo che permette al bambino di muoversi liberamente. La sua unicità risiede nella tecnologia elastica che si adatta al corpo di chiunque lo indossa”.
Non vi sono dubbi che tengano, Atlas 2030 rappresenta davvero la novità, un barlume di speranza per tanti bambini il cui unico desiderio è sempre stato quello di camminare, ma non hanno mai potuto farlo.
Ebbene si, Atlas 2030 non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza che non può e non deve essere sottovalutato, perché simbolo del fatto che la scienza e la medicina abbiano fatto e tutt’ ora facciano passi da gigante per garantire a tutti la possibilità di vivere una vita quanto più normale possibile, a prescindere delle patologie da cui si è affetti.
È ancora presto per capire se realmente questo robot farà sì che la vita dei bambini affetti da patologie neurologiche cambi realmente, ma una cosa è certa,chi ben comincia è già a metà dell’opera e dalla presentazione fatta al San Raffaele sembra abbiano cominciato meglio di quanto si possa immaginare.

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