Riportiamo una lettera giunta alla nostra redazione da parte della mamma di una bambina dell’asilo Capocci della quinta municipalità di Napoli.
“Alla signora Clementina Cozzolino, presidente della V Municipalità di Napoli ed al sindaco della città Gaetano Manfredi .
Stamattina per entrare a scuola abbiamo giocato a fare i saltelli tra bottiglie, cialde, scope e pezzi di vetro vari…
Così oggi (gli altri giorni non è da meno) si presentava l’ingresso di un asilo comunale dalla Quinta Municipalità Vomero-Arenella (di fronte c’è anche una primaria statale).
Ma un po’ di vergogna non la provate?
L’attuale amministrazione comunale, strettamente rinchiusa nei suoi palazzi, è in totale affanno su trasporti, rifiuti, servizi, sicurezza e molto altro.
Una macchina amministrativa lenta e consentitemelo anche “vecchia”.
Non c’è nulla di pratico, di veloce, di minimamente vicino alla meravigliosa “scossa” promessa (ma in compagna elettorale si sa ‘è bell a parlá).
Nessun miglioramento… anzi, una catastrofe.
Ma non entriamo nel merito di questa generica inoperosità, quello lo lasciamo risolvere a voi nella sedi opportune augurandovi di riuscirci.
Noi chiediamo nell’immediato che domattina i nostri bambini possano entrare a scuola senza la paura che correndo per la gioia inciampino in una bottiglia di Napisan o in un coccio di vetro rischiando di trasformare l’entusiasmo in dolore.
Nessuna mamma è intenzionata ad attendere neanche un giorno in più. Chi si è preso la RESPONSABILITÀ di rappresentare una CITTÀ ed anche un QUARTIERE scende in strada e se anche non ci sono soluzioni immediate questo pattume lo raccoglie con le proprie mani. Nessun bambino merita di entrare a scuola dribblando spazzatura!”
