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6 Maggio 2024

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Pomigliano, intervista a Raffaele Sibilio: “Resto convinto della mia scelta. Opposizione ferma al palo”

Di Felice Massimo De Falco

Esercita la professione di avvocato penalista dal 2008. Si occupa prevalentemente di assistenza legale e patrocinio di procedimenti aventi ad oggetto reati contro la Pubblica amministrazione, reati societari, ex d.lgs. 2331/01, reati fallimentari, reati derivanti da colpe mediche, reati da violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, ex d.lgs 81/2008, reati da violazioni delle norme sul testo unico ambientale,ex d.lgs 156/2006, reati da violazioni delle norme sul testo unico in materia edilizia, ex d.lgs 81/08 e, più in generale, di quei reati che abbracciano il cd. diritto penale dell’impresa. Dal 2014 al 2015 è stato Assessore alle politiche sociali. Nel 2015, eletto consigliere, viene nominato assessore ai Lavori pubblici ed urbanistica sino al 2020. Nel 2020 viene eletto nuovamente consigliere comunale e nominato Presidente della commissione consiliare permanente sui lavori pubblici ed Urbanistica, con il Laboratorio

1 Raffaele Sibilio, lei proviene dall’amministrazione Russo, come si trova oggi dall’altra parte della barricata?
2 Che differenza c’è dal punto di vista politico-amministrativo tra Lello Russo e Gianluca Del Mastro?
3 La pandemia ha fatto saltare in aria il tessuto sociale della città. Come pensate di rilanciarlo?
4 Come giudica l’atteggiamento di Del Mastro verso il sindaco di Giugliano?
5 Lei è un liberale. Come combaciano il suo orientamento con quello dei grillini?
6 Come immagina Pomigliano fra 20 anni?
7 Le opposizioni sono in fermento, paventano un polo di centro. È interessato a queste dinamiche?

1) Alle recenti elezioni, quando assieme a tanti amici, che provenivano anche dalla precedente amministrazione, ho deciso di candidarmi con “il laboratorio”, non ho certo pensato alla convenienza di quella scelta, ma solo ed esclusivamente alla necessità di dare seguito ai tanti buoni propositi che mi ero prefissato e che richiedevano ancora la mia voce. Nelle linee di mandato approvate, infatti, ci sono molti obiettivi in continuità con la vecchia amministrazione. Ciò detto, secondo me, non è ancora possibile fare un bilancio tra vecchia e nuova amministrazione. Non fosse altro che a distanza di un anno, è presto per dare un giudizio definitivo sui risultati di gestione. Come più volte ribadito in consiglio, rivendicherò sempre con forza e vigore la mia vocazione civica, indipendente e scevra da condizionamenti politici.

 2) Ripeto non bisogna avere fretta a dare giudizi sulle amministrazioni che si sono avvicendate. L’amministrazione Russo ha un trascorso di dieci anni ed era in gran parte composta dalla presenza di forze politiche più omogenee. Quella di Del Mastro è appena all’inizio ed è composta da formazioni politiche del tutto eterogenee, ove ognuna rivendica una propria autonomia con le proprie radici. È chiaro che con il tempo si modella una macchina amministrativa a proprio piacimento. Oggi, in alcuni settori si sono operate scelte diametralmente opposte a quelle precedenti e questo, ovviamente, rallenta il raggiungimento di risultati a breve termine. In ogni caso, Gianluca, per la poca esperienza politica, fa molta più fatica ad imporre le sue idee nella vita amministrativa. Ciò non significa che, a medio termine, magari con l’arrivo di nuovi fondi, non si possa raggiungere i risultati sperati dando uno slancio significativo alla città.
 3) E’ innegabile che il tessuto produttivo di Pomigliano è fermo al palo. Gli effetti della crisi pandemica incominciano ad essere evidenti. Per il sud serve un piano industriale per far investire le imprese, cercando di recuperare le tante situazioni territoriali che presentano difficoltà. Contiamo molto sull’anno prossimo in quanto dovrebbero vedere la luce vecchi e nuovi progetti, come la riqualificazione del Parco Partenope e il progetto Cis, che ha il nobile obiettivo di realizzare una struttura per anziani ed un centro per i più giovani. E poi c’è bisogno di farsi trovare pronti per la proposizione di nuovi progetti per sfruttare al meglio i fondi del Pnrr. C’è grande attenzione ed al Comune c’è bisogno di assumere nuove competenze che possano dedicarsi solo all’intercettazione di nuovi fondi.
 4) Non si possono tollerare attacchi gratuiti sulla città di Pomigliano. Gianluca ha fatto bene a rispondere al Sindaco di Giugliano ed al dipendente che ha fatto scaturire la polemica, rispondendo che non si può gettare fango sulla città e sull’operato di tanti amministratori, onesti e capaci che lavorano nell’interesse della città. Non c’è dubbio alcuno che siamo stati diffamati. Oggi, purtroppo, bisogna constatare che i social fanno uscire di testa!
 5) Quando si amministra per il bene comune della propria comunità si può andare d’accordo con tutti. Credo che a livello locale non contano tanto gli ideali ma soprattutto le azioni che si vogliono mettere in campo per il futuro della Città. Il movimento 5 stelle non è più il movimento di protesta, dove ognuno valeva uno. Oggi è un partito che spero faccia presto a darsi un’anima liberale, come da più parti invocata, altrimenti rischia di farsi rastrellare.
 
 6) Sarebbe bello avere una città al passo con le grandi città europee, dove nel centro si possa camminare con le bici ed i monopattini e/o solo con le auto elettriche per i residenti. Mentre per i collegamenti con le periferie si possano utilizzare flotte di bus elettrici. Sarebbe bello avere una città a modello dei bambini, parchi giochi e/o tematici. Una città dove si possano praticare tutti gli sport, con la creazione di nuovi impianti.
 7) L’opposizione, da dopo le elezioni, è ferma al palo. Non saranno certo due o tre manifesti a far suscitare un dialogo in città. Noto un distacco enorme dalle problematiche dei cittadini. Sono fermi alle problematiche di visibilità. Al di là dei simboli di partito, ripeto, credo che quando si ha voglia di lavorare nell’interesse della città, non c’è spazio da dover temere

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