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6 Maggio 2024

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Pomigliano, intervista a Elvira Romano: “Del Mastro è un ectoplasma”

di Felice Massimo De Falco

Elvira Romano è un avvocato, moglie e madre di due figlie. È stata vicesindaco di Lello Russo, dal quale “ho imparato tanto”. È stata candidata a sindaco l’anno scorso ed ha perso al ballottaggio contro Gianluca Del Mastro. Oggi è consigliere comunale

  1. Perché pensa che Del Mastro non sia capace ad amministrare una città come Pomigliano?

Il discorso è molto semplice: Del Mastro non è affatto legato alla città. È un corpo estraneo, calato dall’alto e, finora, incapace di calarsi dentro una realtà che non conosceva e ancora non conosce. Del resto, la sua elezione è figlia di una fusione a freddo, una operazione nata a Roma che nulla c’entra con il territorio

2 cosa pensa del Laboratorio? È vera unione di intenti tra Pd-5 stelle a Pomigliano

Il laboratorio non esiste. Lo hanno promosso durante la campagna elettorale ma era un’operazione di marketing, non certo programmatica o politica. Tra Pd e 5 Stelle non vedo unione di intenti, francamente. Può che essere che ci siano interessi in comune, ma non saprei dire di che natura.

3 C’è un fermento sparso tra le opposizioni. Non sarebbe opportuno sollecitare un coordinamento tra loro?

L’opposizione ha punti di vista diversi, tutti da rispettare. Il fermento, come lei lo definisce, non è un fattore negativo, è il segno che l’amore per Pomigliano porta a molteplici proposte, a tante idee per migliorare la città, considerati i disastri dell’attuale maggioranza. Può esserci certamente un coordinamento su alcuni punti programmatici, ma sempre nel rispetto delle diverse posizioni

4 si parla insistentemente di un polo variegato di riformisti, cattolici, liberali, socialisti, moderati. Intende farne parte?

Io vengo da una cultura moderata, centrista. Mi trovo bene in questo spazio politico e voglio rimanerci. Ovviamente guardo con interesse tutto quello che mi sta intorno, ma devo dire che in questo momento mi interessa soprattutto svolgere nel migliore dei modi il mio ruolo di consigliere comunale di opposizione

5- lei è una dei maggiori oppositori in aula. Non sarebbe opportuno uscire dall’aula per spiegare le proprie ragioni al corpo vivo della società?

Certo, è sempre utile il confronto con i cittadini e la società civile. Dobbiamo migliorare nella nostra capacità di portare fuori le battaglie che facciamo in aula, ma le assicuro che il nostro lavoro in consiglio comunale è importante e soprattutto costante: stiamo svolgendo il nostro ruolo con impegno e nell’interesse esclusivo di Pomigliano d’Arco

6 Da cittadina e amministratore, come immagina Pomigliano fra 20 anni?

Ci attende un mondo completamente diverso. Non mi riferisco solo a Pomigliano, mi riferisco al Sud e all’intero Paese. Probabilmente quelle oggi consideriamo certezze tra 20 anni non lo saranno più. Ed è per questo che le scelte strategiche di questo periodo sono fondamentali. Se noi avessimo governato, avremmo puntato sul welfare, sulla vivibilità, sui parcheggi e su tutto ciò che rende una città a misura d’uomo proprio perché immaginiamo un futuro più sostenibile

7- cosa non ha funzionato nella sconfitta recente?

Una serie di fattori ci hanno portato alla sconfitta, ma va anche detto che noi lottavamo contro una corazzata proveniente da Roma di ministri, sottosegretari e altri potenti che promettevano di tutto ai pomiglianesi. Vedremo se sapranno mantenere le promesse, intanto registro un fallimento totale, fino a questo momento

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