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7 Maggio 2024

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Pomigliano, E.Riccio: dilemmi e aspirazioni di un vicesindaco


di Felice Massimo De Falco

È di dominio pubblico che il vicesindaco di Pomigliano Eduardo Riccio abbia aspirazioni legittime da sindaco al prossimo giro. L’uomo è un noto professionista stimato e con una più che sufficiente esperienza amministrativa. Il suo presenzialismo sulle vicende cittadine è evidente. L’unico neo potrebbe essere un passato da protagonista di un sistema di potere che ha colorato Pomigliano in chiaroscuro.
Tuttavia Riccio, segretario cittadino del Pd, è il vice di un sindaco di estrazione grillina che non sta dimostrando di essere finora all’altezza del compito, stando ai rumors popolari.
Le amministrative recenti hanno poi dimostrato che il Pd può fare a meno dei 5 stelle. Gli equilibri dell’alleanza si sono spostati a favore del Pd.
Il patto Pd/5 stelle a Pomigliano, denominato laboratorio, nasce a Roma, tra Di Maio e Zingaretti, ma proprio a Roma potrebbe arenarsi. Il midterm di questa amministrazione, per quanto comcerne gli equilibri di forza, è rappresentato dalle nazionali. L’orientamento dei sondaggi danno in avanti il centrodestra. Per Conte ci sarebbe spazio solo per una scialuppa di sommersi e salvati in cerca del terzo mandato, tra cui Di Maio, che diventerebbe un parlamentare semplice, per lo più all’opposizione. Le ricadute su Pomigliano potrebbero essere incisive nel rapporto tra partiti, ma non solo. Riccio per aspirare alla carica di primo cittadino dovrà tagliare i ponti con Del Mastro, senza aspettare la scadenza naturale. Non credo che i grillini siano propizi alla staffetta. La sua candidatura è inversamente proporzionale al contributo che egli dà a questa amministrazione. Rivendicare una carica da sindaco dopo 5 anni sarebbe un problema su come presentarsi agli elettori senza distinguo. Riccio deve scongiurare una complicità tardiva. Tra l’altro lo stesso Del Mastro potrebbe rivendicare la ricanditarura. Intanto potrebbe nascere un gruppone di civiche in suo sostegno, che comprenderebbe parti dell’ex governo. Dunque per Riccio serve superare questo dilemma. Si tratta di passare da una convivenza forzata ad una convenevole. Affrancarsi o no dai 5 stelle? Se si,quando? Più passa il tempo e più si “brucia”
HIc Rhodus, hic salta.

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