Prove di grande centro riformista. E’ stata questa, e ci piace, la sintesi dalla Leopolda 11. Matteo Renzi ha sottolineato se si andrà al voto, Italia Viva non si schiererà “né con i sovranisti né con i populisti” perché l’obiettivo è quello di tenere insieme i Riformisti. Insieme quelli che parlano di Industria 4.0, riforme.
E rivolgendosi al Pd, che pure ha criticato duramente, come per la mancata approvazione del Ddl Zan dove, secondo il leader di Iv “si è consumato il capolavoro tafazzista di chi ha scelto di prendersi i like invece di portare a casa la legge”, ha lasciato aperto uno spiraglio, aggiungendo, però, che “se il Pd sceglie di fare la sfida contro la destra nel campo del riformismo europeo deve tagliare i ponti con chi è così populista da non avere neanche un’ idea, così populista da prenderla in prestito da altri, come fa Conte”. Insomma uno stop ai grillini, netto.
Un’azione proiettata alle costruzione di un ampio campo di centro è stata di tutto il gruppo dirigente.
