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3 Maggio 2024

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L’Antitrust chiude il procedimento su FinecoBank. Ci sono garanzie 

Aveva suscitato clamore tra le associazioni dei consumatori la lettera che FinecoBank aveva inviato lo scorso marzo ai suoi clienti: stop ai conti correnti con giacenze oltre i 100mila euro. Il motivo è semplice e veniva spiegato nella stessa missiva: la politica monetaria espansiva della Bce comporta alle banche un costo via via maggiore quanto più crescono i depositi. L’amministratore delegato del gruppo, Alessandro Foti, lo aveva ribadito anche in un’intervista al “Sole 24 Ore”, ricordando i 1.745 miliardi di euro fermi sui conti degli italiani. Cifra peraltro cresciuta nell’anno della pandemia.

L’Antitrust aveva dunque deciso di vederci chiaro e un mese dopo aveva avviato un’istruttoria per una presunta pratica commerciale scorretta che si è chiusa accogliendo gli impegni del gruppo. In particolare, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato temeva che con questa modifica contrattuale FinecoBank potesse esercitare pressioni sui clienti e indurli a sottoscrivere servizi finanziari o di gestione del risparmio per dirottare la liquidità superiore a 100.000 euro verso forme di finanziamento o di investimento più profittevoli per la banca, con l’unica alternativa di chiudere il conto.

Tra gli impegni presentati da FinecoBank e resi obbligatori dall’Antitrust, spicca quello secondo cui la società non eserciterà il recesso in caso di correntisti privi di un conto in un altro istituto di credito, ossia quelli su cui peserebbe di più, economicamente, la chiusura del rapporto. Previsto un rimborso delle commissioni pagate, invece, per chi avesse già effettuato finanziamenti o investimenti. In arrivo anche corsi interattivi online per i clienti in modo da far conoscere meglio vantaggi e svantaggi di mantenere liquidità sui conti correnti.

FinecoBank si impegna poi a realizzare un sistema informatico di segnalazione giornaliera dei clienti con liquidità oltre i 100mila euro per proporre – “in modo oggettivo e senza fini promozionali”, scrive l’Autorità – opzioni per evitare il recesso tra cui la ricontrattualizzazione individuale dei costi di conto corrente, il trasferimento senza spese della giacenza in eccesso su eventuali conti in altri istituti di credito, l’uso della giacenza in eccesso per acquistare gratis titoli di Stato italiani o strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, partecipazioni in Exchange Traded Fund e/o in altri OICR) tramite la piattaforma online di Fineco.

E ancora: la banca chiarirà ai clienti che non recederà dal contratto per un periodo di 90 giorni da quando vengono contattati, tempo a disposizione del cliente per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze tra quelle presentate. Infine, FinecoBank darà pubblicità – con modalità grafiche chiare e intuitive – di tutti gli impegni assunti sul proprio sito internet e nel prossimo estratto conto i clienti verranno invitati a consultare la pagina del sito web dell’istituto dedicata alle “Condizioni Conto” per prendere visione degli impegni.

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