di Anna Adamo
Il suo avversario è arrivato in ritardo a causa di problemi di viabilità, perciò Edoardo Ferrari, bambino di dieci anni che ha partecipato ai Campionati di Kickboxing tenutisi nei giorni scorsi al Palainvent di Jesolo, ha vinto la competizione a tavolino.
Nonostante si sia trattata di una vittoria fuori dal comune, gli è stata conferita la medaglia d’oro con tanto di premiazione e foto di rito.
IL GESTO
È stato baciato dalla fortuna, Edoardo che, pur essendo così giovane, da buono sportivo quale è, ha deciso che non sarebbe stato giusto portare a casa la medaglia senza aver combattuto la gara, ragion per cui, quando il suo avversario, anche se fuori tempo massimo è riuscito a raggiungere la sede della gara, ha deciso di restituire la medaglia ai giudici e combattere per far si che il titolo venisse nuovamente assegnato.
Anche questa volta, però, la fortuna non lo ha abbandonato ed è rimasta dalla sua parte facendo si che vincesse la gara e legittimasse ulteriormente il verdetto.
Quella che vede protagonista Edoardo non è una storia come le altre, non è solo una bella storia di fair-play, è molto di più. É una di quelle storie che portano con sé grande il valore dell’amicizia.
Un’ amicizia capace di andare oltre le competizioni, le medaglie ed il successo.
Ma, soprattutto, è una storia che sa di speranza. La speranza che in un mondo in cui si tende a primeggiare sugli altri, sentimenti come l’amicizia, l’aiutarsi reciprocamente e gesti di solidarietà possano ancora essere messi prima di ogni altra cosa, contribuendo così a dar vita ad un mondo migliore.