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17 Luglio 2025

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La giunta tecnica del sindaco Paolino: qualità sì, ma la politica è mortificata. Non si va lontano 

G.A.

Nulla da dire sulla competenza dei nuovi assessori: di Capqccio: profili di livello, esperti nei rispettivi ambiti, con curriculum ‘importanti’ e riconosciuti, su tutti Senatore e Rinaldi. Tuttavia, la scelta di una giunta interamente tecnica ed ‘esterna’ rappresenta una forzatura istituzionale che rischia di commissariare politicamente una comunità che ha appena scelto, con il voto, i propri rappresentanti.

Non si può ignorare che così facendo si bypassa la politica, si depotenziano gli eletti e si manda un messaggio sbagliato: che chi lavora per raccogliere consenso tra la gente, ascoltando i problemi e facendosi carico delle esigenze del territorio, non è meritevole di responsabilità amministrativa.

Non è solo una questione di nomi, ma di legittimazione democratica: la politica, per quanto imperfetta, è fatta di mediazione, partecipazione, radicamento. Una presenza tecnica può andare bene in una fase e se è eccezione ma se diventa metodo rischia di svuotare il ruolo del consiglio comunale e aumentare la distanza tra istituzioni e cittadini.

La giunta Paolino, così com’è, rischia di non leggere i territori, non premia l’impegno di chi si è messo in gioco nel confronto elettorale. È una scelta che parla più di chiusura che di rinnovamento.

Senza politica non si va lontano. 

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