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27 Luglio 2024

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Letta incorona Tajani. È questa la storia del futuro

Dove essere un fenomeno di passaggio, Forza Italia è un pezzo di storia del Paese, elemento centrale della politica da trenta anni.
A Roma luci, bandiere, sentimenti autentici e forti. Così Forza Italia celebra i suoi 30 anni.
L’anniversario più atteso e senza il fondatore Silvio Berlusconi. Ma vive l’intuizione, quella che nel 1994 salvo’ il Paese dal golpe giudiziario.
In sala tanti giovani, il dato più significativo, poi ci sono parlamentari, ministri, un mare di militanti.
La voce del Cavaliere irrompe nella sala e parla ai cuori, riaccende i ricordi, è il discorso della discesa in campo: un video di pochi minuti, la rivoluzione. Un modo nuovo di fare politica. “Un discorso che ha fatto la storia e che conserva dopo 30 anni la sua forza e straordinaria attualità. Lì c’è l’avvenire e il successo di Forza Italia, dei prossimi 30 anni e dei prossimi 30 ancora” sottolinea lo storico braccio destro di Berlusconi, Gianni Letta.
Per la prima volta su un palco di partito del partito porta un messaggio dei figli di Berlusconi: “Proseguite così nel segno degli ideali di Silvio”.
L’eminenza grigia ricorda il pensiero del Cavaliere dal San Raffaele: “In tanti anni che ho avuto Tajani al mio fianco non ha mai sbagliato un intervento o una dichiarazione”.
Un endorsement, sentito e voluto studiato e ragionato, verso la leadership del ‘traghettatore’, unico candidato al Congresso nazionale che si terrà il 23 e 24 febbraio.
A Roma non c’è la famiglia Berlusconi che però continuerà sostenere il partito. “I figli mi hanno chiesto di portare il loro augurio, la testimonianza del loro sostengo, come il papà voleva”incalza Letta: “È stato esemplare il comportamento dei figli dopo il 12 giugno, premurosi verso Marta e disponibili verso gli amici di Silvio. Attenti all’impero, a tutto quello che Silvio aveva realizzato e che, sapevano, amava. Compresa la sua creatura politica”.
A Roma, partendo dal ricordo, va di scena il futuro. Ed ha ragione, in questa direzione, Antonio Tajani.
Un grande successo che, quelli che leggono nostalgia, non capiranno. Come capitò il 1994. Gli stessi che pensano sia finita sono quelli che dicevano “dura un paio di anni”. Sono trenta, saranno tanti ancora…

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