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14 Maggio 2024

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Ragazza picchiata a Posillipo: una storia tra l’indifferenza degli adulti e l’esempio dei giovani

di Anna Adamo

La ragazza picchiata a Posillipo dal fidanzato ha deciso di denunciarlo. Ad aiutarla amici, familiari e i ragazzi che quella sera l’hanno soccorsa, i quali hanno registrato tutto ciò che hanno visto. Ebbene si, è una storia a lieto fine quella della ragazza.
Una storia che ci parla della vera Napoli, quella di cui nessuno parla mai.
Quella fatta di persone perbene, che mettono il cuore prima di ogni altra cosa.
Quella fatta di ragazzi che hanno dato un bel calcio all’indifferenza. Si, perché non erano altro che questo coloro i quali hanno fatto quei video, dei ragazzi tra i diciotto e i venti anni pronti ad aiutare una donna in difficoltà.
E no, che quei ragazzi abbiano fatto semplicemente il proprio dovere e quindi non abbiano alcun merito non si deve neanche provare a dirlo. Il merito ce l’ hanno, ed è anche tanto.
Avrebbero potuto girarsi dall’altra parte, come hanno fatto in tanti in questi anni quando si sono ritrovati in situazioni di questo tipo. Invece no, non lo hanno fatto, ed è questo che fa la differenza. E non si dica neanche che lo abbiano fatto per visibilità, perché tutto questo con la visibilità non ha nulla a che fare.
La visibilità, se proprio avessero voluto, avrebbero potuto prendersela girandosi dall’altra parte.
Sarebbe stato più semplice e a tratti anche più conveniente. Ma, la verità è che il comportamento di quei ragazzi è un vero e proprio esempio.
Un esempio che gli adulti, i quali in questa situazione hanno dimostrato di essere il vero e proprio anello debole comportandosi come nulla stesse accadendo, dovrebbero seguire.
Ebbene si, è una vicenda che mostra perfettamente le due facce della medaglia, quella di questa ragazza.
Da un lato ci sono i giovani, spesso erroneamente ritenuti menefreghisti, concentrati solo su se stessi, incapaci di fare qualunque cosa, che hanno dimostrato di essere l’esatto contrario e dall’altro ci sono gli adulti, i quali, invece, hanno dimostrato di essere tutto ciò che di solito dicono siano i ragazzi, se non di peggio.
Dunque, non ci si può non chiedere come sia possibile che nessuno oltre quei ragazzi abbia prestato soccorso a quella donna.
Non ci si può non chiedere cosa sarebbe accaduto se quei ragazzi non fossero stati lì, o se, pur essendoci, si sarebbero lasciati prendere dell’indifferenza, seguendo l’esempio degli adulti che li circondavano.
È vero, chiunque, pur prestando soccorso, non ha evitato la violenza di cui la ragazza è stata protagonista, non avrebbe potuto.
Ma, è altrettanto vero che l’agire di quei ragazzi ha regalato a quest’ultima l’opportunità di ricominciare, partendo dal far si che il carnefice abbia ciò che si merita.
O meglio, si spera abbia ciò che si merita.
Si spera che la giustizia faccia il suo corso e non si lasci anch’essa prendere dall’indifferenza, ma segua l’esempio di quei ragazzi, il cui gesto ha più valore di quanto si possa immaginare.

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