20.7 C
Napoli
15 Maggio 2024

Chi siamo

Papà detenuto dona il rene alla figlia. Ed ora la Grazia !

Una straordinaria storia di amore e di speranza e se è vero che la pena, lo prevede la nostra Costituzione, deve essere rieducativa non ci sono gesti più chiari. Ora si spera nel Capo dello Stato, nella Sua sensibilità. Per il papà e per la piccola…

La storia 

Un papà, detenuto pugliese, ha deciso di donare un rene per salvare la vita alla figlia di 12 anni. La ragazza era affetta da una insufficienza renale terminale.

Ad eseguire l’intervento, al Policlinico di Bari, è stata l’equipe del professor Michele Battaglia. 

La piccola paziente sta bene ed è sotto osservazione periodica del reparto di nefrologia pediatrica. L’insufficienza renale era stata diagnosticata all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII dal dottor Mario Giordano. 

Dopo un anno di dialisi il rene della piccola aveva smesso di rispondere e l’unico trattamento che avrebbe potuto salvarla era il trapianto. 

Ed allora il padre non ci ha pensato due volte. Dopo tutte le valutazioni frutto della collaborazione multidisciplinare di urologi, nefrologi, immunologi, patologi clinici, psicologi, esperti di imaging, infettivologi, anestesisti-rianimatori, è arrivata l’autorizzazione al prelievo a scopo di trapianto dalla ‘commissione terza’ e in questo caso anche dal magistrato di sorveglianza.

“Questo caso ci ha molto coinvolto e impegnato. Al bellissimo atto di amore paterno è corrisposto il grande impegno del Centro regionale trapianti” ha commentato il coordinatore del centro regionale trapianti, professor Loreto Gesualdo.

“Questo ha reso possibile un dono che ha superato tutti gli ostacoli e le barriere per salvare la piccola. La fase post operatoria – ha spiegato – ci ha tenuto particolarmente in apprensione oggi a distanza di settimane continuiamo a registrare la completa ripresa funzionale del rene e siamo felici di aver restituito alla piccola la normalità che ogni bambino merita”.

Dietro ogni trapianto d’organo ci sono storie di grande umanità” ha aggiunto il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore. 

Articoli correlati

Ultimi Articoli