di Vanni Vignes
Mentre una parte di città, piccola per fortuna, perde il proprio tempo a cercare continuamente “il pelo nell’uovo” quando a volte non c’è nemmeno l’uovo in cui cercarlo, gli ultras granata dimostrano ancora una volta che cosa significhi amare e sostenere la propria squadra del cuore. Non serve aggiungere nulla a quanto scritto dai gruppi ultrà della Salernitana su alcuni striscioni affissi in città. “Se c’è un popolo a combattere, nessuna battaglia sarà vana. Avanti Salerno, rialzati Salernitana”. Un messaggio chiaro ed inequivocabile con cui la Sud Siberiano invita TUTTI a smetterla di cercare ed alimentare continue e sterili, oltre che dannose polemiche ed a tornare a fare quello che per indole un tifoso dovrebbe tenere come comportamento primario: SOSTENERE la propria squadra. Chi da una vita sacrifica con convinzione tempo, soldi, famiglia, amori e salute chiede collaborazione a chi invece, magari inconsciamente, rischia di fare più danni della grandine. La critica è sempre legittima, ci mancherebbe altro, ma per non rischiare di sembrare folle deve poggiare su basi solide e concrete. Quando di fronte però hai una società sana,che investe tanto, ambiziosa ed una squadra che nonostante tutti gli errori commessi fino a settimana scorsa gode ancora di 4 punti di vantaggio dalla zona retrocessione, far passare il concetto che siamo sull’orlo di una catastrofe è quantomeno singolare. C’è da portare a casa la salvezza e bisogna farlo tutti insieme. A partire da chi, sugli spalti, non può e non deve far mancare il proprio contributo. Salerno, deve tornare ad essere Salerno.
