di Anna Adamo
Inizia oggi una nuova epoca per l’Inghilterra, sotto la guida di Re Carlo III.
Secondo il protocollo London Bridge, infatti, il nuovo Re viene proclamato ufficialmente il giorno dopo la morte della Sovrana, ma già nel momento in cui quest’ultima ha dato l’ultimo respiro è avvenuto il passaggio di consegne.
D’ora in poi tutto sarà diverso, a comunicare dall’ inno nazionale che non sarà più Good Save The Queen, ma Good Save The King.
Ebbene si, la morte della Regina segna la fine di un’epoca e al tempo stesso l’inizio di un’altra.
Si tratta senza ombra di dubbio di un momento non facile per la famiglia reale che dovrà, ora più che mai, mantenere gli equilibri e non cedere, cercando di seguire l’esempio dell’ unica e inimitabile Elisabetta II.
Sarà il tempo a dirci se riusciranno a percorrere senza fare passi falsi il cammino da lei tracciato, nel mentre non si può non notare il vuoto che la sua scomparsa ha lasciato in ognuno di loro e soprattutto nei sudditi, tra i quali si respira aria di profonda tristezza.
Risulta difficile, del resto, dimenticare l’orgoglio e la serietà con cui ha guidato il Regno, il suo essere sempre composta e mai fuori luogo.
E forse, chi scherzando diceva sarebbe stata immortale, non aveva poi così tanto torto, perché quello che è stata ed ha fatto in questi anni non morirà mai,ma sarà per Re Carlo III una guida che lo accompagnerà in questo arduo percorso che si appresta ad intraprendere.
