La grandezza di uno sportivo è nella capacità di avere tenacia, metodo, abnegazione. E non solo. Per essere campioni bisogna avere la capacità di coltivare più interessi. Di allenare il cervello con il copro.
Capita a Dario Socci, pugile salernitano soprannominato ‘The Italian Trouble’. Classificato nel Ranking nazionale e in quello mondiale, è considerato, dalla critica e dalla stampa, uno dei più autentici talenti in circolazione a livello mondiale.
Ha girato, con grandi successi, il Mondo ed ora c’è trepidante attesa nel salernitano, a Pellezzano. Il prossimo 20 novembre sul ring del Palazzetto dello Sport della frazione Capriglia, in via Casignano, il match di boxe valevole per l’assegnazione del titolo internazionale del “Mediterraneo IBO – pesi medi”. Socci si confronterà con Andrea Angelo Core.
Per Socci, da quando è professionista, si tratta del terzo incontro in Italia e del primo in assoluto in provincia di Salerno. Le sue apparizioni si sono tenute soprattutto all’estero: USA, Messico, Sud Africa, Repubblica Ceca, Brasile e altri Stati in giro per il mondo.
Chi si imbatte nei suoi profili social rimane colpito. Chi naviga su Ig trova scatti in giro per il Mondo, trova frammenti di incontri, incrocia in un fisico esplosivo ma, soprattutto, scopre ‘il bello’, il gusto dell’arte.
Posati i guantoni Socci passa il tempo a visitare musei e Gallerie. E chi immagina, in questi giorni, di trovare solo allenamenti rischia di rimanere deluso. Il pugile salernitano si ricarica anche con una vista al ‘Museo e Real Bosco di Capodimonte’ con l’ammirazione delle opere di Raffaello.
E non è un passaggio fortuito. Socci è un grande esperto, un appassionato. E’ di casa agli Uffici, è di casa in ogni posto dove può ammirare un opera di Caravaggio, ha lo stesso entusiasmo sul Ring e nella Cappella Sistina.
Eccolo, allora, il Campione. Il gancio potente, nell’animo gentile.
