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27 Luglio 2024

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La sfida di Ascea, liberare la politica dai pregiudizi e dalla ossessione del consenso 

‘La politica vittima dei luoghi comuni e dei pregiudizi’ il titolo dell’appuntamento promosso ad Ascea grazie alla disponibilità della Fondazione Alario e de’ ‘Ilpezzoimpertinente.it’ che ha messo insieme un parterre di prestigiosi relatori. A questi si sono aggiunte, le autorevoli presenze in sala, di Luigi Guerra (Sindaco di Lustra Cilento) e di Dario Socci, pugile di fama internazionale.

L’evento è partito dal ‘caso Priscilla Salerno’, esclusa dalle liste alle amministrative della città capoluogo, per promuovere una riflessione più generale sulla politica ed il suo ruolo.

“Dobbiamo liberare la politica dalla ossessione del consenso. Spero – ha detto nella introduzione il presidente della Fondazione, l’avvocato Marcello D’Aiuto – che possiamo replicare occasioni come quella di ieri sera, in cui confrontarci sui diritti, senza paura delle opinioni scomode”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra. “La politica è passione, impegno. Ha il compito di costruire percorsi e soluzioni, di misurarsi sulle idee. Non conosco altra politica.

Sono abituato così. A discutere, a confrontarmi. Credo sia la strada, metodo da seguire” ha detto il primo cittadino della Valle dell’Irno. 

Donato D’Aiuto, avvocato e Presidente dell’Associazione BYS, è partito dal ‘caso Salerno’ per invitare tutti ad un salto di qualità. 

“Nel 2021 ancora ci si può trovare ad essere vittime di biechi pregiudizi.

La vicenda che ha visto protagonista Priscilla Salerno in questi mesi farebbe sorridere se non fosse agghiacciante. Soprattutto perché chi pretende di dare ad altri la “Patente di Moralità”, prima dovrebbe impegnarsi per averla”.

“La politica – ha sottolineato- dovrebbe combattere ogni giorno qualsiasi tipo di pregiudizio al posto di alimentarli, come in questo caso. Il lato positivo di questa spiacevole vicenda è essersi incontrati con chi condivide gli stessi valori e l’augurio è che da questo incontro nasca un lungo percorso di battaglie di civiltà”.

Alessandra Senatore, presidente del Consiglio Comunale di Pellezzano e numero uno di ‘Italia Europa’ ha ripercorso i fatti recenti ed indicato un metodo da seguire.

“La vicenda di Priscilla è una vicenda di pregiudizio – ha ricordato – ma è anche una vicenda di ignoranza e di un diritto negato, da parte di alcuni pseudo politici che evidentemente hanno frainteso il senso più autentico di ciò che la politica sia.

Nella vita come nella politica l’unico antidoto al pregiudizio è la conoscenza: presupposto da cui partire per indirizzare e governare  con criterio qualsiasi processo o fenomeno sociale”.

“Quanti si sono preoccupati di conoscere Priscilla – e l’evento di ieri è servito soprattutto a questo – hanno scoperto che è prima di tutto una donna, una cittadina, una persona che – ha detto – da anni fa politica attiva fuori dalle istituzioni e per farlo non ha avuto bisogno dell’investitura di qualche finto moralista dal colletto bianco. Oggi le viene negato il diritto a candidarsi sulla scorta di una valutazione di “inopportunità morale” per il lavoro che ha svolto come attrice di film per adulti, un atto di arbitrio incivile e inaccettabile”.

Nel suo intervento Priscilla Salerno ha ringraziato gli organizzatori ed il direttore Gaetano Amatruda, al suo fianco nella battaglia, per poi raccontare la sua esperienza.

“Ho subito un torto – ha affermato – perché vittima di pregiudizi e volgarità ma continuerò nel mio impegno perché la sfida è più grande, è quella delle donne vittima di violenza, è quella dei rischi della rete, della politica che deve parlare di cose vere e concrete”.

L’attrice non ha dubbi “alla mia passione nessuno può mettere veti e continuerò nella speranza di fare cose belle come quella realizzata ad Ascea grazie a persone straordinarie”.

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