“Io ho detto in tempi non sospetti, torni il Pd della vocazione maggioritaria, con D’Alema ma anche con uguale apertura all’area liberale e riformista. Ora chiedo a Letta di non assecondare questa scelta in silenzio, facciamola decidere ai nostri sostenitori, con un congresso. La prima reazione del segretario, voglio dirlo chiaramente perche’ non accade spesso, mi e’ molto piaciuta. Ora aspetto dopo l’elezione del capo dello Stato, la convocazione di un congresso”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci al quotidiano la Repubblica.
“Gli elettori – dice – non hanno mai amato un Pd troppo spostato a sinistra, piu’ simile ai Ds o Pds. Il Pd o e’ quello del Lingotto, o semplicemente torna ad essere una riedizione del passato, che ha poco senso”. Per Marcucci gia’ “definire una malattia il renzismo come ha fatto D’Alema e’ un gravissimo errore ed una indelicatezza verso chi e’ malato per davvero. Io rivendico quella stagione, che ci porto’ al 40% e ci fece approvare leggi fondamentali. Vorrei tranquillizzare gli amici di Art1, non sono un pentito, resto orgoglioso anche di quel Pd”.
Sull’ex segretario Renzi: “Il Pd deve liberarsi nel bene e nel male dell’incubo di Renzi. Matteo ha fatto tante cose positive ed anche molti errori, non e’ la bestia nera e neanche la soluzione di tutti i mali. Pensiamo al futuro, io spero che nell’alleanza elettorale, con il Pd ci siano anche i riformisti”.