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5 Ottobre 2024

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Acne e Melanoma: come riconoscerli? Ed ancora, cosa fare per non danneggiare la pelle. Parla Daniela Colapietra

di Anna Adamo

Un intervento di tonsillectomia le fece capire di voler svolgere una professione che le permettesse di aiutare gli altri. È così che scoprì il suo amore per la medicina. Ginecologia e pediatria furono le sue prime scelte. Specializzazioni meravigliose entrambe, ma non abbastanza da far si che se ne innamorasse perdutamente. A rapire il suo cuore, alla fine, fu la dermatologia, una branca della medicina molto vasta e completa che comprende tutte le patologie internistiche. Si presenta così la dottoressa Daniela Colapietra, dermatologa, insieme alla quale abbiamo parlato di alcune tra le patologie più comuni che colpiscono la nostra pelle, ossia l’ acne e il melanoma e di come proteggere la nostra pelle per evitare di danneggiarla durante l’ estate.

Tra le patologie più comuni che colpiscono la nostra pelle c’è l’ acne. 

Quali sono le caratteristiche di questa patologia? Come si può curare?

L’acne è una patologia che ha base ormonale. Erroneamente si dice possa insorgere solo in età adolescenziale, ma in realtà può colpire anche il neonato o l’adulto. Si manifesta maggiormente negli adolescenti poiché in questa delicata fase della vita si assiste ad un cambio totale del corpo, determinato dall’aumento degli ormoni sessuali. L’acne è causata da un aumento della controparte maschile degli ormoni sessuali (si parla di iperandrogenismo assoluto o relativo) che determina, a livello delle ghiandole sebacee (presenti in particolare su volto e tronco), un aumento della produzione di sebo. Tale aumento può determinare un’ostruzione del dotto escretore della ghiandola sebacea con conseguente colonizzazione del sebo “imprigionato” da parte di un batterio normalmente presente sulla pelle (Cutibacterium acnes) e la conseguente formazione del brufolo. Le cause che determinano l’aumento degli ormoni maschili o una loro maggiore recettivitá da parte della ghiandola sebacea sono varie: obesità e cisti ovariche sono tra le più frequenti. Quando non sono presenti importanti patologie endocrinologiche di base, l’acne è solo di passaggio, ma va comunque curata. Infatti, quando non curata, può lasciare antiestetici inestetismi come: esiti cicatriziali e macchie oltre a rappresentare anche motivo di disagio per ipazienti. Per questa ragione è fondamentale rivolgersi ad un dermatologo che possa prescrivere la cura più adatta da seguire.

Un’altra tra le patologie più comuni che colpiscono la nostra pelle è il melanoma: come si manifesta? Cosa si può fare per prevenirne l’insorgenza?

Il melanoma è un tumore maligno che ha origine dai melanociti, cellule della pelle deputate alla produzione di melanina (il pigmento che ci protegge dalle radiazioni solari). Si tratta di un tumore che può coinvolgere tutte le fasce d’età. A differenza di ciò che si pensa, oltre l’80% dei melanomi nasce su cute sana, non da un neo preesistente. Tuttavia,alcuni nei presentano un maggiore rischio di modificarsi e dar vita al melanoma. Maggiormente predisposti alla trasformazione in melanomi sono i nei congeniti giganti.

Grazie al controllo dei nei mediante la dermoscopiasi dispone di un esame di screening efficace per individuare il melanoma nelle fasi iniziali, quindi trattabili con la sola chirurgia. La dermoscopiapermette di ingrandire di 20/30 volte il neo, consentendo al dermatologo di analizzare strutture non visibili ad occhio nudo. Attraverso tale esame clinico è possibile fare diagnosi differenziate tra nei benigni e nei maligni.

Cosa consiglia ai nostri lettori per proteggere la pelle ed evitare di danneggiarla durante l’estate?

Il primo consiglio che mi sento di dare è di effettuare il controllo dei nei o la mappa di questi ultimi prima di esporsi al sole. Si tratta di una procedura ambulatoriale non invasiva che puòsalvare la vita.

Il secondo consiglio, valido soprattutto per i soggetti con pelle chiara e delicata, è di preparare la pelle all’esposizione solare mediante l’assunzione (nei mesi primaverili/estivi) di integratori a base di sostanze che favoriscono la pigmentazione ed agiscono come antiossidanti contro i radicali liberi: axantina, beta-carotene, resveratrolo, coenzima Q10, vitamina C.  In alternativa, consiglio di assumere tali sostanze tramite una corretta alimentazione, quindi consumando tanta frutta e verdura, in particolare alimenti color arancione come le carote.

Per quanto riguarda gli accorgimenti da seguire in spiaggia, è importante evitare di esporsi al sole tra le 12:00 e le 16:00, fascia oraria in cui i raggi solari hanno una maggiore incidenza. È consigliabile applicare il filtro solare con spf 30-50+ su tutto il corpo in maniera uniforme mezz’ora prima di andare in spiaggia e rinnovarne l’ applicazione ogni due ore se si fa il bagno subito dopo essersi asciugati. Utilizzare, se possibile, un cappello con visiera o preferire il riposo sotto l’ombrellone,rinfrescarsi frequentemente con acqua o bevande dissetanti. Al rientro dal mare, dopo la doccia, è raccomandabile applicare su tutto il corpo una crema idratante lenitiva.

L’ esposizione al sole, inoltre, consente la sintesi endogena di vitamina D e ne rappresenta addirittura la principale fonte di rifornimento. A dispetto del suo nome si tratta di un ormone con attività immunomodulante e regolatrice del metabolismo del calcio. Tuttavia, durante il periodo estivo, basta esporre ai raggi solari braccia e gambe per 20 minuti al giorno per permettere la sintesi della quota giornaliera raccomandata.

Quindi: sole si, ma in sicurezza!

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