“Un atto barbaro” dice bene il mio amico Luca Lamberti che mi scrive.
Emilio Fede, 90 anni, si è recato a Napoli per partecipare al funerale della moglie Diana de Feo, deceduta ad 84 anni martedì scorso.
Come hanno raccontato il Roma ed il Riformista, intorno alle 4 di venerdì 25 giugno, il giorno dopo la funzione religiosa, due agenti della questura di Napoli hanno bussato alla sua parte. Volevano controllare documenti e verificare la sua presenza.
Fede è agli arresti domiciliari perché condannato in via definitiva per il cosiddetto “caso Ruby bis” a 4 anni e 7 mesi, passata in giudicato, completerà la sua pena con i servizi sociali.
Per Fede, malato e novantenne, il Capo dello Stato, valuti la grazia