“Sull’emendamento della Lega per il terzo mandato dei governatori decidono i gruppi parlamentari cosa fare. Ma la nostra e’ una posizione politica e resta tale: se deve esserci una scelta democratica non puo’ esserci limite”. Lo dice Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali, a Repubblica nel giorno delle votazioni delle modifiche al dl elezioni in commissione al Senato.
“Oppure – sottolinea – facciamo come i 5Stelle con il limite dei due mandati per i parlamentari. Io ovviamente non sono d’accordo, ma a quel punto e’ piu’ coerente. E’ un limite autolesionista, e’ evidente. Quando con il tempo alcuni grillini erano diventati bravi, li hanno mandati a fare i posteggiatori”. Sul Veneto e sui rapporti con FdI, Calderoli rilancia: “La volonta’ politica di ciascun partito va rispettata. Pero’ la sovranita’ appartiene al popolo, che decide nelle urne”, insiste e alle opposizioni propone “una operazione verita’”. “Basta slogan, confrontiamoci nel merito. Ci sono 12 Regioni su 20 che spendono meno di quanto producono e con quell’avanzo garantiscono le altre 8 Regioni, che spendono piu’ di quello che incassano. L’interesse delle Regioni che hanno accettato la perequazione e rinunciato a tenere per se’ il residuo fiscale e’ di fare crescere il Sud”.