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19 Aprile 2024

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Brigan. Con Liburia Trip e’ sempre magia

di Massimo Ricciuti

E’ un viaggio incantato e concreto. Onirico e tribale. Ancestrale e legato alla terra. Colto e sempre più magico così come la tradizione popolare. 

La luce che piove su queste anime è quella, ancora , del vecchio meridione, l’anima di questa terra è il vecchio fango.” (cit. P.P.Pasolini) 

Non è un caso che il gruppo abbia scelto di inserire nelle note del booklet del nuovo cd (il quinto) queste parole del Poeta. Così scriveva Pasolini dell’anima del basso casertano. Ampio spazio in Le Ceneri Di Gramsci. Liburia era un termine che ha una doppia derivazione semantica, proviene da “lavoro” ma anche da “leborini”, popolazione che abitava l’area cha va tra Cuma, Puteoli e Capua all’epoca di Plinio Il Vecchio… ma andando anche oltre, dal Basso Lazio a Napoli fino al Molise…

Frutto di un costante e profondo lavoro sulla tradizione, la cultura e l’identità del mondo contadino  Liburia Trip è più di un progetto musicale, è un progetto di carattere “civile”

Frutto di un costante e profondo lavoro sulla tradizione, la cultura e l’identità del mondo contadino  Liburia Trip è più di un progetto musicale, è un progetto di carattere “civile”. Si scava nella terra per ritrovare le proprie radici e scoprire il legame universale che ci tiene insieme, quello che ci unisce ovunque siamo nel mondo. Perché, come tutti i progetti dell’etichetta “Liburia Records” (di cui abbiamo più volte, su queste pagine, e sottolineato la rilevanza internazionale), siamo in un contesto fortemente “glocal” . Dove il meticciarsi di identità è “il”valore, ed è anche il luogo dove la tradizione si ri-crea e si declina al futuro dialogando con tutte le tradizioni popolari universali. E’, d’altra parte, il discorso di Propp con Morfologia Della Fiaba. Il discorso di Campbell, dei grandi narratologi e etnomusicologi come Ernesto De Martino. E’ antropologia culturale che indaga i “dispositivi” dell’anima. Le pratiche di un’unica grande narrazione che fa esplodere il mainstream e che fa emergere la pulviscolarità e la particolarità delle ricchezze della sofferenza. Alla ricerca di archetipi ancestrali, junghiani. 

E’ sempre un’avventura da attraversare, quella del trio capeggiato da Francesco Di Cristofaro, preziosa risorsa che da Sant’Irpino parla al mondo intero, e composto con i valorosi compagni di viaggio Andrea Ludante Gabriele Tinto con la collaborazione di Luca De Simone. In questo nuovo album, dopo aver viaggiato e viaggiando sempre tra Azebargian, Armenia, Tunisia, Portogallo, Spagna etc.etc., ci si ritrova a far rinascere i propri incantesimi nella grande magia, nella madre terra universale. Terra Felix e Terra di Lavoro, luoghi concreti della nostra anima. Dieci brani di cui otto composti da Di Cristofaro con Laudante e Tinto e due rielaborazioni di canti tradizionali come “Chiagnuta e Carnevale”( la voce di Cecchinella, una signora di ottant’anni che porta con sé una storia intera dà i brividi!) e il canto alla carbonara “Primavera” già raccolto da Roberto De Simone e pubblicato nel 1979 in “Canti e Tradizioni popolari della Campania”.

Ascoltare subito l’ipnotico “La Scure”, brano che apre il lavoro, è una chiave di accesso a una esperienza che scava nei nostri abissi. Si procede con “Gira”. Il ritmo incalza. Suoni che provengono da lontano e che riconosciamo da secoli, voci e tamburi, percussioni che battono il ritmo delle pulsazioni della nostra grande terra di fatica. Tessiture sonore e field recording. Antichi strumenti e elettronica.  

Ascoltate la voce del norvegese Torgeir Vassvik in “Mater Matuta”… e fatelo con le vostre orecchie! Nessun inganno, è tutto magico ed è tutto dannatamente vero. Tra cielo e terra. Tra gli incantesimi millenari e la verità della nostra più profonda tragedia… Ogni brano racconta un capitolo di una storia fertile e ricca. Alla base c’è un concept saldissimo.

E’ davvero un privilegio ascoltare e avere i gioielli prodotti da Liburia Records, e questo atteso progetto musicale di Brigan, “Liburia Trip”, è così appassionante e appassionato, così forte e delicato, da intimidire chi scrive. Come descrivere Liburia Trip? Come scriverne senza sbagliare? Quali parole usare? Lo abbiamo scritto altre volte che si tratta di avere rispetto per così tanta sapienza e dedizione. Di Cristofaro è artista e ricercatore unico. E con questo quinto progetto, Brigan, dopo il successo di “Rua San Giacomo” (che ha girato il mondo ottenendo prestigiosissimi premi,  entrando nei primi quaranta dischi di world music migliori al mondo nella Transglobal World Music e nei primi dieci al One WorldMusic Awardse nella Top Ten della Global Chart) riesce nell’incredibile opera di spostare tutto ancora più avanti!!!

E’ tutto così prezioso da inchinarsi…

Trovate su www.liburiarecords.com ! C’è tutto lì dentro!

Andate su www.brigan.it

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