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27 Luglio 2024

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Il Ministro Gelmini al #GIFFONI50PLUS ‘Qui una boccata d’aria fresca’

“È un privilegio essere qui. Sono poche le occasioni in cui c’è un confronto diretto con i giovani. Giffoni è una boccata d’aria fresca”, parte così la visita di Mariastella Gelmini, Ministro per gli AffariRegionali e le Autonomie, che torna a Giffoni per la terza volta, la prima da ministro.

“È a Giffoni – continua – che si è parlato per la prima volta di sostenibilità ambientale. Oggi è un tema sdoganato. Io sono molto grata come italiana a Claudio Gubitosi. Solo un visionario come lui poteva portare avanti un progetto così bello e così complesso. Vorrei che tanti più giovani potessero fare questa esperienza. Ringrazio come mamma Claudio per questa invenzione. La pandemia ci ha sottratto la possibilità di sognare. La presenza di tanti giovani ci richiama alla costruzione del futuro. Questo ci riempie il cuore. È un bel segnale di ripartenza”.

Ad accompagnarla è il direttore Claudio Gubitosi che le illustra le novità di Giffoni, i progetti futuri, quello che accadrà nei prossimi anni. Poi l’incontro in sala moderato da Federico Monga, direttore de “Il Mattino” e arricchito dalle domande della IMPACT! presso la Sala Blu della Multimedia Valley.

Presenti il presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience, Pietro Rinaldi, ed il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano.

Si parla tanto di ragazzi, come è naturale per un luogo come Giffoni. Come si avvicinano i giovani alla politica? “Proviamo a non farli allontanare – dice la ministra – Incontro tanti giovani che sono appassionati di politica. È evidente che ci sia una riscoperta del bene comune, del sentirsi comunità, dello stare insieme. Girando l’Italia ho sempre visto laddove c’è un problema sociale o culturale comitati e gruppi di cittadini con molti giovani e molte donne. A conferma che certe tematiche stanno molto a cuore ai più giovani”.

Poi ci sono i sogni e le ambizioni dei giovani. Il Piano di Ripresa e Resilienza può essere lo strumento a sostegno delle giovani generazioni? Gelmini ne è convinta: “La sostenibilità ambientale, la transizione digitale – dice – sono temi cari ai ragazzi. Sono tematiche a cui il Pnrr dedica grande attenzione.

Abbiamo oggi perciò la possibilità di realizzare i loro sogni. Questa è una responsabilità per chi deve dare operatività e concretezza al piano. Poi ci sono le aree marginali a cui pure dobbiamo guardare con attenzione. Ad esempio nel piano abbiamo previsto risorse per le piccole isole, per la connessione oppure per le green communities e per la montagna. Sabato avviamo un confronto proprio per iniziare a costruire la legge quadro della montagna. Abbiamo il compito di ricucire questo Paese. Laddove ci sono aree interne, aree periferiche, aree marginali dobbiamo costruire progettualità per riunire il Paese e per dare futuro ai giovani”.

Immancabile il riferimento ai vaccini, alla pandemia, a quello che accadrà nei prossimi mesi, a partire dal ritorno in classe: “Su questo tema – ha dichiarato Mariastella Gelmini – vorrei evitare l’ennesima crociata perché non ne abbiamo bisogno. Da cittadina dico che ci sono dati inconfutabili: laddove le persone si sono vaccinate, quando il virus riprende, non aumentano gli ingressi in terapia intensiva e le ospedalizzazioni. Significa che il vaccino ci salva la vita. Il piano vaccinale, però, funziona se c’è uno sforzo collettivo. Allora dobbiamo andare avanti senza ideologismi e senza fanatismi. Dobbiamo avere fiducia nella scienza. Anche perché nessuno di noi vuole nuove chiusure, quelle chiusure che hanno determinato problemi sanitari ed economici”.

All’orizzonte settembre e la riapertura dell’anno scolastico: “In questi mesi – ha spiegato – è emerso con chiarezza come il rapporto tra insegnante, studente e classe sia insostituibile. La scuola non può essere sostituita da una videochiamata. Credo che nessuno abbia nostalgia della Dad. In questi giorni ci stiamo coordinando con i governatori per creare le condizioni per un ritorno in sicurezza ed in presenza. Inoltre la pandemia ha portato ad un ulteriore indebitamento, per far fronte alle chiusure sono state stanziate risorse per 70 miliardi di euro, tutto questo è nuovo debito. Alle giovani generazioni, perciò, consegneremo un Paese più indebitato. Ecco perché le risorse del Pnrr vanno spese con lungimiranza per gettare le basi per il futuro”.

Il dibattito politico in queste ore è tutto avvitato sul Green pass. Cosa ne pensa il Ministro degli Affarti Regionali: “Credo che sia uno strumento di libertà – ha spiegato – non è una contraddizione. Chi ne è in possesso può accedere ad una serie di servizi e ci sono attività finora chiuse che possono finalmente riaprire proprio grazie a questo strumento. C’è tanto individualismo in questo periodo, ma questo virus ci insegna che ne usciamo solo insieme, con delle regole nuove e condivise”.

La pandemia ha modificato per certi versi il senso e la sostanza del regionalismo in Italia: “Nel rapporto con le Regioni – ha dichiarato Mariastella Gelmini – vedo meno litigi di una volta ed un tentativo di darsi una mano. Faccio alcuni esempi: per i vaccini il presidente del Piemonte ha tolto l’obbligo di prenotazione per i giovani. Dalla Campania arriva la proposta di green pass regionali che trovo sensata. Accade perciò che alcune soluzioni diventino patrimonio comune. Oggi il compito di chi ha responsabilità di governo è quello di promuovere il dialogo e di favorire il gioco di squadra. Se siamo tutti o quasi dentro lo stesso governo, vuol dire che si sta cercando di fare qualche passo in avanti per provare a risolvere i problemi. In qualche modo è lo stesso spirito di Giffoni”.

Le autonomie hanno un ruolo e alcune vanno ripensate, è il caso delle Province: “All’interno della riforma del Testo Unico degli enti locali – ha dichiarato – stiamo provando a ridisegnare le Province.

Non credo nella possibilità di tornare indietro con l’elezione diretta, ma è chiaro che oggi un presidente di Provincia da solo non ce la fa. L’ambizione di questo governo è quella di introdurre maggiore collegialità con una mini-giunta, con l’affidamento di alcune competenze in alcuni ambiti e poi con la previsione di un po’ di risorse”.

Ritorna di attualità il tema dell’autonomia differenziata: “Stiamo pensando – ha aggiunto la Gelmini – ad una legge quadro dentro la quale ci sia grande sinergia tra Nord e Sud ma ci siano anche i principi per informare quell’autonomia differenziata che alcuni territori chiedono. D’altronde la Costituzione prevede l’esistenza delle Regioni ad autonomia speciale. Non vedo perché non si possano modulare delle differenti autonomie, ovviamente dentro un quadro unitario, in maniera da soddisfare le istanze dei territori”.

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