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26 Aprile 2024

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“Ho sofferto di anoressia e bulimia. Perciò, sostengo il concetto di Body Positive”

Di Anna Adamo

“A causa degli stereotipi proposti dal mondo della moda ho sofferto di anoressia e bulimia. Perciò, sostengo convintamente il concetto di Body Positive”
Parla Miss Mondo Italia 2019 Adele Sammartino
Adele Sammartino ha iniziato il suo percorso nel mondo della moda a soli quattordici anni. Sua madre è sempre stata la sua prima sostenitrice, infatti fu proprio quest’ ultima ad indirizzarla verso questo mondo.
Il percorso di Adele non è stato per nulla facile, perché nel mondo della moda, come lei stessa spiega, la concorrenza è spietata e bisogna essere molto furbi per andare avanti, per resistere e lei furba non lo è mai stata. O almeno, non lo è mai stata abbastanza. Ciononostante, ce l’ ha fatta, è diventata una modella richiesta da brand molto noti.
Dopo essersi diplomata presso l’ Accademia della Moda a Napoli, ha iniziato a partecipare ai concorsi di bellezza.
Nel 2016 ha partecipato a Miss Italia ed è arrivata alla finale nazionale vincendo la fascia di Miss Cinema.
Nel 2019 è stata eletta Miss Mondo Italia.
Ma, Adele non è una di quelle persone che si accontentano. È una ragazza poliedrica, con diverse passioni, come quella per la psicologia che l’ ha portata a laurearsi proprio in quest’ ambito.
Insieme a lei abbiamo parlato di moda, body positive, anoressia, bulimia e tendenze dell’ estate 2021.
Sei laureata in psicologia, ma non hai avuto mai paura che la tua attività di modella avrebbe potuto renderti vittima di pregiudizi e ostacolare la tua carriera professionale?
Assolutamente no, perché ho sempre cercato di fare entrambe le cose, senza rinunciare a nulla. In ogni esposizione pubblica non ho mai nascosto la mia propensione verso la cultura e la psicologia. Ho sempre voluto che tutti mi conoscessero per quello che realmente sono, ovvero una persona con diverse passioni che ho sempre cercato di far camminare di pari passo. Tale comportamento mi ha allontanata da ogni tipo di pregiudizio.
Come e cosa è cambiato nel mondo della moda da quando hai iniziato a frequentarlo fino ad oggi?
Il mondo della moda è in continua evoluzione, si può dire che si evolva di settimana in settimana, quindi rispetto a quando io ho iniziato i cambiamenti sono stati talmente tanti che mi risulta difficile elencarli tutti. L’ aspetto che più mi affascina di questo mondo, però, è la dinamicità. Quello di modella non è un lavoro statico, è molto dinamico, fa si che non si è mai in un solo posto e si viaggia continuamente. Ciò rispecchia tantissimo la mia persona, sono una ragazza alla quale non piace stare ferma e fare sempre le stesse cose. Ritengo, però che il cambiamento più significativo lo abbia subito la mia persona, il mio approccio verso questo lavoro. Purtroppo nella moda c’è una concorrenza spietata, solo le più furbe riescono ad ottenere i lavori migliori, ed io a quattordici anni non ero come le altre, non ero furba al punto da sbaragliare la concorrenza. Con il tempo, ho imparato come funziona, ho preso consapevolezza di me stessa e ora, a 25 anni, posso affermare che non sia più il lavoro a gestire me, ma io a gestire il mio lavoro.
La moda è uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia di COVID-19. Quale aspetto ne ha risentito di più? Come è cambiato il modo di lavorare a causa di tutto ciò?
La pandemia ha stravolto completamente il nostro modo di lavorare. L’ aspetto che ne ha risentito maggiormente è stato il non poter avere contatti con aziende e clienti, ciò ha posto grandi limiti a questo lavoro, perché prima eravamo costantemente in viaggio, ora invece ci ritroviamo a dover lavorare attraverso i media, dietro uno schermo. Tale distanza ha fatto sì che si perdesse la possibilità di conoscere chiunque lavori per il brand che ti sceglie come testimonial. È, quindi, cambiato proprio il modo di comunicare. Fortunatamente ci sono i social e le testate giornalistiche che ci aiutano, ma per quanto utili possano essere, non sostituiranno mai il contatto diretto e le opportunità che quest’ultimo può garantire.
Cosa pensi del Body Positive? Trovi sia giusto cercare di scardinare i canoni di perfezione da sempre richiesti nel mondo della moda?
Sostengo con assoluta convinzione il Body Positive. I canoni di perfezione imposti da sempre nel mondo della moda inducono in un circuito malato, in cui purtroppo sono finita anche io. Infatti, ho sofferto di anoressia e successivamente di bulimia. A fine giornata contavo le calorie, era diventata una vera e propria ossessione! Quindi, ben venga il concetto di Body Positive, ben venga chiunque cerchi di scardinare i canoni di perfezione imposti fino ad ora, perché ricordiamo che non siano canoni reali e possibili da raggiungere. Sono canoni perfetti nella loro imperfezione. Non è corretto proporre una perfezione che in realtà non esiste, soprattutto sui social, perché costituiscono un mezzo di comunicazione per tanti adolescenti in fase di crescita e non possiamo correre il rischio che questi ultimi, presi dalla curiosità di voler provare ad essere come tali modelli, cadano nella terribile trappola dei disturbi alimentari. Io ho compreso tutto questo con il tempo, da circa due anni a questa parte sto finalmente bene con il mio corpo e con le mie imperfezioni che mostro senza vergognarmene. Mi auguro che anche aziende di moda importante possano accettare in passerella ragazze i cui canoni estetici non rispecchiano la finta perfezione fino ad ora proposta, dando così man forte al concetto di Body Positive.
Quali sono i capi di abbigliamento di tendenza per l’estate 2021?
Più che un capo di abbigliamento in particolare, quest’anno ad essere protagonisti sono i colori. Si prediligono capi di abbigliamento dai colori molto forti: giallo, arancione, verde prevalgono. Il tutto ovviamente deve essere accompagnato da un trucco delicato. Dunque, si ai colori, no allo sfarzo.
Personalmente prediligo uno stile delicato, infatti la mia palette comprende colori che vanno dal bianco alle varie tonalità di beige. In estate, però, mi piace comunque conferire un tocco di colore al mio look, sempre facendo attenzione a non cadere nell’ esagerazione.
Qual è il capo di abbigliamento che non dovrebbe mai mancare nell’ armadio di una donna, sia in estate che in inverno?
Come ho precedentemente detto sono una persona che predilige la semplicità, quindi ritengo che il capo di abbigliamento da non far mai mancare nell’armadio di una donna sia il tailleur, non importa che sia classico, smoking o di taglio maschile, la cosa importante è tenerne almeno uno in armadio, perché dona quel tocco di femminilità ed eleganza privo di eccessi adatto ad ogni occasione.

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