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11 Dicembre 2024

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Dal 1992 al 2020, 29.452 italiani sono stati sottoposti a ingiusta detenzione

“Il 17 giugno di 38 anni fa i telegiornali mandarono in onda l’arresto di Enzo Tortora. Seguirono sette mesi di reclusione e quattro anni di gogna, fino all’assoluzione definitiva, giunta nel 1987. Tortora in manette e’ da allora il fermo immagine di una giustizia ingiusta, il simbolo degli errori giudiziari, dell’abuso della carcerazione preventiva, del cortocircuito mediatico-giudiziario. Mali che a distanza di quasi quaranta anni continuano ad affliggere il Paese”. Lo dice il senatore di Forza Italia Franco Dal Mas, componente della commissione Giustizia e relatore del disegno di legge istitutivo della giornata in memoria delle vittime degli errori giudiziari. “Dal 1992 al 2020, 29.452 italiani sono stati sottoposti a ingiusta detenzione, circa mille ogni anno (750 nell’ultimo anno) 207 i casi di sentenze ribaltate in sede di revisione del processo, cioe’ sette ogni anno (16 nel 2020). Un totale di 29.659 persone costrette – sottolinea – in un carcere per errori o abusi. Un prezzo altissimo per ciascuno di loro e un costo altissimo per lo Stato, che in questi 29 anni ha riparato questi errori con 869.754.850 euro. Per ricordare Tortora e le altre decine di migliaia di vittime di ingiusta detenzione ed errori giudiziari giace al Senato una proposta di legge istitutiva di una giornata commemorativa, proprio il 17 giugno. Ma al di la’ di questa iniziativa, quel che preme e’ la riforma del processo penale. Riforma che deve sostanziarsi in profondi cambi di rotta, a partire, come previsto da un disegno di legge di Forza Italia a prima firma Vitali, dall’inizio dell’attivita’ d’indagine”
“E’ necessario intervenire sulle garanzie, sin dall’iscrizione della notizia di reato, cosi’ come e’ necessario rompere le relazioni pericolose tra PM e redazioni, per impedire che i processi si svolgano prima in piazza e poi, eventualmente, in tribunale” conclude

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