Di Giulio Di Donato
L’Italia perde terreno in Ue e nel mondo sui due conflitti in corso, Ucraina e Palestina. Sul primo e’ rimasta a guardare, fuori dall’iniziativa di pace (concreta) dei “volenterosi” di Macron, Merz Tusk con la partecipazione decisiva della Gran Bretagna di Starmer. Perfino Trump ha dovuto prenderne atto. E forse ad Istanbul Donald ci andrà. L’Italia invece non c’era e non ci sarà. Assente.
Un errore grave della Premier. Su Gaza e, senza, o addirittura contro Netanyahu, si sta muovendo Trump, che va negli Emirati ed in Arabia certo per affari, ma anche per riprendere gli accordi di Abramo. E se nell’occasione Donald dovesse annunciare che gli Usa sono pronti a riconoscere lo Stato Palestinese, sarebbe un punto di svolta tale da imporre alla destra israeliana e ad Hamas il cessate il fuoco. Se lo facesse ci sorprenderebbe ancora, ma stavolta in modo positivo. E noi, Italia? noi che continuiamo a ripetere “ due
Popoli due Stati “ non facciamo nulla. Solo chiacchere. Che si aspetta a riconoscere lo Stato Palestinese ed a confermare la solidarietà ad Israele? Tra l’altro servirebbe a spingere la Ue affinché lo faccia a sua volta. L’Italia potrebbe essere tra i protagonisti di una concreta iniziativa diplomatica di pace. E invece? Niente, la solita irrilevante “italietta”. Peccato. Non solo sovranisti e populisti, ma di basso rango.
