“Questa non è la giornata delle divisioni, non è la giornata degli scontri. Questa è la giornata della libertà, perché se noi andiamo a vedere chi erano quelli che combattevano, erano di tante idee diverse, accomunate soltanto dall’amore per l’Italia e per la libertà. C’erano comunisti, socialisti, monarchici, liberali, azionisti, che avevano messo da parte le loro ideologie e avevano scelto di difendere insieme la libertà dell’Italia. Quello è lo spirito con il quale noi dobbiamo ricordare il 25 aprile perché possa essere un messaggio positivo per il futuro, per tutti i giovani. Questa non può essere la giornata delle divisioni, non deve essere strumentalizzata”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alle Fosse ardeatine in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione. “Certamente – ha aggiunto chi si è battuto per la libertà, penso ai caduti di Porta San Paolo, alle vittime delle Fosse Ardeatine, tanti erano prigionieri a Via Tasso, non erano certamente degli estremisti o dei terroristi, quindi non c’entra assolutamente nulla. La sobrietà è questa, non strumentalizzare, ma ricordare perché rimanga impressa nella mente soprattutto dei giovani quella che è stata una battaglia di libertà, perché la libertà la si difende tutti i giorni, non la si difende soltanto quando si commemora una data storica; la libertà la dobbiamo difendere giorno dopo giorno in Europa, in Italia e nel mondo”.