Un buco nell’acqua. Le misure cautelari usate a cavolo o l’incapacità di certa magistratura ad accertare i fatti. comunque si legga un fallimento delle toghe.
Per i garantisti, come l’Impertinente (Leggi qui), una ferita per lo Stato di diritto.
A Napoli il cantante neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli sono stati assolti nel processo con rito abbreviato in cui erano accusati di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e contrabbando.
Erano stati arrestati nell’ottobre del 2023, Rispoli era stata scarcerata lo scorso 20 ottobre e Colombo il 31 gennaio. Ma sempre in regime di misure cautelari.
Il loro coinvolgimento, presunto, durante indagini più ampie contro la camorra che erano durate quattro anni e avevano portato all’arresto di altre 25 persone.
Assolti, loro, per non aver commesso il fatto. Ma nessuna sentenza riuscirà a togliere il sospetto, la narrazione negativa, l’onta.
Per la cronaca. È stato condannato a vent’anni di carcere Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro; sono stati condannati anche gli altri imputati.
Ai due, diventati anche per colpe loro, simbolo del male ora vanno le scuse. Punto.
Sugli errori bisognerebbe, poi, riflettere.