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10 Ottobre 2024

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Cottarelli: “Il debito pubblico ci rende vulnerabili sui mercati”

“La revisione Istat non migliora i margini della legge di Bilancio, che erano e restano pochi. Ma ciò che preoccupa di più è il debito pubblico. Averlo così elevato ci rende vulnerabili sui mercati finanziari”. Lo dice Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica di Milano, a La Stampa.

“Ora lo spread è basso, ma in caso di turbolenze l’Italia può finire sotto attacco”. La domanda che molti si pongono, chiedono, è se sia vero che l’Italia sta crescendo più forte dell’Europa. “Bisogna distinguere fra due periodi. Fra il 2019 e il 2022 noi siamo cresciuti un po’ più rapidamente del resto dei nostri partner. Tuttavia, secondo i nostri calcoli, fra il quarto trimestre 2022 e i secondi tre mesi dell’anno in corso, ci siamo espansi leggermente meno della media europea. Quello che è certo è che stiamo meglio della Germania, che è in crisi. Siamo più o meno come la Francia, ma meglio dell’Italia ci sono Spagna e Portogallo”. Sul fronte della manovra il governo cerca le coperture.

“È il governo che deve trovare le risorse. Non possiamo pensare a una spending review adesso, si sarebbe dovuto iniziare mesi e mesi fa. Ciò che può essere fatto sono alcuni tagli lineari come sono stati effettuati negli ultimi anni. Tuttavia, bisogna riconoscere all’attuale governo che ha introdotto due misure che sono strutturali: il taglio del Reddito di cittadinanza e il taglio alla spesa durante il 2023”. “Quello odierno non è un compito proibitivo. Perché – conclude – non mi sembra impossibile trovare i quindici miliardi necessari solamente alla conferma del taglio del cuneo fiscale e le misure sull’Irpef su un totale di spesa più di mille miliardi, qualcosa in più se aggiungiamo gli interessi passivi sul debito”. 

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