L’Impertinente continua il suo viaggio nell’universo giovanile e sente, dopo la conversazione con Emanuele Corso, Gianfranco Succoio. Giovane talentuoso appassionato di politica e già proiettato nel mondo delle professioni. Gianfranco vive la sua passione per la politica, con Forza Italia, senza mai appesantire la sfida e caricandola sempre di contenuti.
1. Cosa pensi della strage di Paderno?
“La strage di Paderno è una tragedia che ci lascia tutti profondamente scossi e addolorati. È un evento che ci ricorda quanto sia importante prestare attenzione al benessere emotivo e psicologico delle persone, soprattutto dei giovani. Non possiamo permetterci di ignorare i segnali di disagio e dobbiamo impegnarci per creare un ambiente in cui ognuno si senta accolto, ascoltato e supportato. Questa tragedia deve spingerci non solo a riflettere, ma anche ad agire con determinazione per prevenire simili eventi in futuro. Come comunità e come dirigente giovanile, abbiamo la responsabilità di lavorare insieme per costruire un futuro in cui i nostri giovani possano sentirsi sicuri, compresi e speranzosi.”
2. Credi che il colpevole Riccardo abbia mostrato malessere non visto?
“Non conoscendo i dettagli personali di Riccardo, è difficile fare supposizioni precise sul suo percorso. Tuttavia, è chiaro che spesso i segnali di disagio e malessere psicologico possono essere sottili e difficili da riconoscere, sia per chi li vive sia per chi li osserva dall’esterno. Questa vicenda ci invita a riflettere su quanto sia cruciale sviluppare una maggiore sensibilità e attenzione verso i segnali di sofferenza nei nostri giovani. Dobbiamo promuovere una cultura del dialogo e del sostegno, incoraggiando i giovani a esprimere le proprie difficoltà senza paura di essere giudicati. È fondamentale potenziare i servizi di supporto psicologico e creare spazi sicuri in cui i ragazzi possano sentirsi compresi e aiutati.”
3. Credi siano in tanti i giovani in sofferenza o è un fenomeno isolato del quale non preoccuparsi?
“Non possiamo ignorare che molti giovani oggi affrontano sfide immense. La pandemia, le incertezze economiche, i cambiamenti climatici, e ora anche le tensioni internazionali, hanno aggiunto ulteriore pressione su di loro. Non è un fenomeno isolato, e non possiamo sottovalutare il livello di sofferenza che esiste. I dati ci dicono che molti giovani sperimentano ansia, depressione e senso di smarrimento. La nostra risposta non può limitarsi alla preoccupazione: dobbiamo agire con decisione, investendo in risorse per la salute mentale, rafforzando le reti di sostegno e creando opportunità che permettano ai giovani di esprimere il loro pieno potenziale. Questo è il momento di fare di tutto il possibile per i giovani!”