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Arriva l’inchiesta ad orologeria. Fango a Pontecagnano, vinca il garantismo

Qualcuno ci prova, il tentativo è inquinare la campagna elettorale di Pontecagnano.

Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica del Tribunale di Salerno ha notificato una chiusura indagini preliminari alla consigliera comunale, area Pd, Gerarda Sica, oggi candidata nelle liste a sostegno del Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara. E’ indagata, con altri, per un’inchiesta, partita nel 2020 e collegata alla ‘eventuale’ richieste di pagamento per la partecipazione ad un corso di formazione, interamente pagato dall’ente di formazione accreditato. 

Gerarda Sica, che nell’inchiesta viene coinvolta quale socia dell’ente di formazione e non per l’attività amministrativa, paga (sembra la cosa più evidente) la colpa di essere cognata del Sindaco. 

Siamo alle solite, sui tempi dell’azione giudiziaria e sulle strumentalizzazioni della politica. Da una parte la solita inopportunità delle toghe, attendere metà Maggio non avrebbe fatto crollare il Mondo, e dall’altra ‘certa politica’ che tifa per le Procure smontando il principio della presunzione di innocenza.

Vinca il garantismo, quello vero. Sia il centrodestra a dare una lezione. Perché il garantismo è tratto distintivo della colazione e perché vicende come questa diventano boomerang. Sia vero il garantismo e non di facciata. 

Questa vicenda e’una porcata e vince chi la denuncia. 

Vince chi ricorda al Pd, e vale a Pontecagano e nel resto del Paese, che la via giudiziaria non e’ mai soluzione, che una vera riforma della Giustizia e’ sempre priorità.

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