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25 Aprile 2024

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Zelensky al Festival di Sanremo e le note stonate

Aumentano le voci di dissenso sulla partecipazione di Zelensky al Festival di Sanremo. Per fortuna. 

“Speriamo che Sanremo rimanga il festival della canzone italiana e non altro ha detto ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha aggiunto: ”Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica”.

Contrario, con sfumature diverse, anche il leader di Azione Carlo Calenda.

“Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all’Ucraina. Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra” ha twittato Calenda.

Intanto un gruppo nutrito di intellettuali si è mobilitato e in attesa di scendere in piazza proprio a Sanremo sabato 11, ha firmato un manifesto di protesta. ”Abbiamo appreso con incredulità che interverrà Zelensky, capo di Stato di uno dei due paesi che oggi combattono la sanguinosa guerra del Donbass. Una guerra terribile” scrivono nel documento firmato da Franco Cardini a Carlo Freccero, da Joseph Halevi a Moni Ovadia, da Paolo Cappellini ad Alessandro Di Battista

Che il dibattito sulla presenza alla Kermesse musicale rappresenti una svolta nel dibattito sulla guerra in Ucraina. Non è lesa maestà condannare la Russia ed allo stesso tempo iniziare ad avere dubbi sulla linea di Zelensky. Discuterne non e’ sacrilegio. 

Che questa nota stonata avvii, senza posizioni ideologiche, una riflessione. Per amore della pace, del popolo ucraino. 

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