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Il film su Moro? Fra esagerazioni e falsi 

Ricostruire pagine della storia repubblicana è sempre complicato ed ogni sceneggiatura si presta a letture diverse. È legittimo.

La serie televisiva ‘Esterno Notte’ di Marco Bellocchio è però andata oltre.

Sulla vicenda Moro la ‘licenza artistica’ ha superato i limiti. Una cosa è romanzare le circostanze altra è cambiare i fatti, inquinare la ricostruzione. Altra cosa è attribuire a protagonisti della storia repubblicana, con nomi e cognomi, precise responsabilità.

Il sequestro Moro rimane pagina controversa, la storia ricorda che la linea della fermezza, fu idea della Democrazia Cristiana, fu sbagliata. Aveva le ‘sue ragioni’ ma condannò a morte lo statista Dc. La Balena Bianca commise, dunque, errori imperdonabili. 

Avevano ragione quelli che, socialisti in testa, erano per la trattativa. 

Detto questo ‘attribuire’ la seminfermità mentale a Cossiga e raccontare che Giulio Andreotti fu regista e’ prendere a calci la storia. È alimentare il falso, soffiare sulla delegittimazione della politica. Non può farlo la Tv pubblica, non può farlo in prima serata. No. 

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