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Ora sono i tiktoker a farsi pubblicità con la politica. L’attacco di Emma Galeotti 

di Anna Adamo


Avvicinare i giovani alla politica.
È questo l’ intento che ha spinto i nostri politici ad iscriversi a Tiktok, piattaforma social popolata da giovanissimi. Peccato che le cose non vadano proprio come previsto, perché i giovani, invece di considerare quei video come un modo per avvicinarsi alla politica, li vedono come un modo per prendersi gioco dei politici o per non mandargliele di certo a dire.
A dimostrarlo è quanto pubblicato da Emma Galeotti, tiktoker da settecentomila followers.
“Non siamo così stupidi e plasmabili – ha detto in un video che ha raggiunto milioni di visualizzazioni e condivisioni – non ci basta un video per votarvi. Non basta un video con delle scritte e delle musichette accattivanti. L’ unica cosa che possiamo fare, se vi vediamo, è prendervi per i fondelli. Quindi, se ci volete intrattenere, va benissimo, però vi dico: non perdete tempo, perché secondo me potete fare molto altro”.
Un appello forte, quello di Emma, che ben mette in risalto cosa non vogliano i giovani e soprattutto che incita la politica a dare ai cittadini risposte concrete, ai giovani prospettive per un futuro migliore, cose che, purtroppo con i video su Tiktok hanno ben poco a che fare.

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