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Crescere con i libri, nessuno abbia dubbi

di Valeria Torri

Che la lettura abbia una forza che trascende i benefici immediati che produce, di conoscenza, arricchimento lessicale, sviluppo dell’immaginazione, non è argomento di discussione. Illustri bibliofili ne hanno trattato il valore con opere dedicate. Per fare un esempio tra tutti, Umberto Eco in “Non sperate di liberarvi dei libri”, di cui è co-autore Jean-Claude Carrière, esprime una fede assoluta nella forza positiva della pagina scritta: “Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li hai inventati non puoi fare di meglio”.

Se pensiamo, ancora, ad Ella Berthoud e Susan Elderrking, argute e coltissime autrici inglesi, che hanno ideato e scritto “Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno”, leggiamo di un vero e proprio breviario di terapie romanzesche. Secondo le autrici si può curare il cuore spezzato con Emily Bronte e il mal d’amore con Fenoglio, l’arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l’impotenza con il bell’Antonio di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il Marcovaldo di Italo Calvino. E ancora, ci si può concedere un massaggio con Murakami e scoprire il romanzo perfetto per alleviare solitudine o un forte tonico letterario per rinvigorire lo spirito. Non mancano consigli per guarire le idiosincrasie tipiche della lettura, come il sentirsi sopraffatti dal numero infinito di volumi che ci opprimono da ogni scaffale e libreria, o il vizio di lasciare un romanzo a metà. 

Le biblioterapiste Berthoud ed Elderrking hanno addirittura fondato un servizio di biblioterapia con la School of life di Londra e, da allora, hanno continuato a prescrivere libri. “Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici”, adattato per l’Italia da Fabio Stassi e pubblicato dalla casa editrice Sellerio nel 2017, è la loro opera di maggiore successo. Dalla paura dei fantasmi ai problemi con i genitori, dal bullismo alla tempesta ormonale, vi sono occasioni in cui non esiste rimedio più efficace di leggere un bel libro. Forse perché il modo migliore per aiutare i bambini e i ragazzi a superare un momento difficile è invitarli a scoprire una storia che parli proprio di loro, di chi è tormentato a scuola, di chi si innamora per la prima volta, di chi vuole a tutti i costi un cagnolino oppure ha timore di addormentarsi da solo. I libri per bambini riescono ad affrontare problemi complessi ed emozioni profonde con immaginazione e trascinante allegria, possono far provare qualche brivido o commuovere, ma sempre regalano un’esperienza capace di arricchire la nostra vita. 

La lettura può anche avere il magico potere di rafforzare la relazione tra figlio e genitore. L’esperienza della lettura condivisa può rivelarsi uno strumento di crescita bi-direzionale: se da una parte stimola la curiosità del bambino nell’approccio al libro grazie all’adulto che fa da mediatore, dall’altra può influenzare positivamente la capacità del genitore di relazionarsi al mondo-bambino/ragazzo/adolescente, conoscendo le sue attitudini e il suo modo di essere attratto dal mondo.

Avvicinarsi ai libri sin da piccoli e farlo con quelli giusti è importante. A partire dal quinto mese di gravidanza, l’apparato uditivo è ben formato: sentire una voce che legge è completamente differente dall’ascoltare una voce che parla. Nella lettura c’è un ritmo ed una costanza del suono che culla e rasserena il bambino. Per i piccoli dai 6 ai 18 mesi i libri hanno angoli arrotondati e immagini ad altissima leggibilità, così da consentirgli di giocare come sanno fare loro a quell’età, portando alla bocca ogni cosa, per capire cos’è e a cosa serve.  Tra i 18 e i 36 mesi i bambini cominciano a seguire brevi e semplici storie. Illustrate e con ambienti riconoscibili: l’asilo, la casa, la fattoria, la spiaggia. In questa fase è fondamentale la lettura dialogica, ovvero l’interazione continua con i bambini. Mentre la semplice la semplice lettura è ideale per l’ora della nanna. A 3 anni si approda ai racconti brevi. Esistono centinaia di albi arricchiti di bellissime illustrazioni, dedicati alla fascia 3-6 anni. Ma se ai più piccoli è relativamente semplice proporre la lettura/gioco, i genitori dei più grandicelli fanno davvero fatica a proporre la lettura durante una sessione di video gioco o di adorazione, davanti alla tv, dello youtuber del momento.  E, per il genitore che speri di attrarre l’attenzione, può non essere sufficiente rovistare nel baule dei ricordi dei più bei libri letti in gioventù. Pomeriggi di noia, che un tempo si occupavano immergendosi nelle pagine di un libro, oggi hanno un ritmo completamente diverso. I ragazzi vivono un mondo che va a velocità fulminea, fatto immagini, suoni e colori progettati per confondere la realtà con la finzione. Per invitare i giovani lettori a scoprire uno dei grandi piaceri della vita “è necessario proporre tematiche in grado di suscitare vero interesse nei ragazzi, magari accompagnate da illustrazioni che attraggono da subito l’attenzione, con l’obiettivo sotteso di conquistarli nella scoperta della bellezza della parola”, dice Rita Valentino Merletti, Presidente della giuria Premio Nazionale Nati per Leggere. E aggiunge: “Bisognerebbe tirare fuori i libri per bambini dalla categoria in cui si trovano: non solo libri per bambini, ma anche per adulti. Gli adulti devono conoscere questi libri, apprezzarli e amarli per primi, per poi proporli nel modo giusto e trasmettere l’amore per la lettura. Teniamo presente che il ricordo di un genitore che ci ha regalato una storia quando eravamo bambini è diverso da tutti gli altri ricordi. Leggere ogni giorno insieme è un regalo che dura per sempre, è forte e persistente, perché porta con sé la certezza di essere stati amati.”

La povertà linguistica è un dato drammatico in Italia, paese che registra un tristissimo primato in Europa, apparendo agli ultimi posti, secondo Ipsos-Mori 2018-2021, nella lettura di libri. Secondo Save the Children, il 51% dei ragazzi di 15 anni sono incapaci di comprendere il significato di un testo scritto. Un dramma questo, secondo il Presidente, Claudio Tesauro, non solo per il sistema e per lo sviluppo economico, ma per la tenuta democratica del Paese. I più colpiti sono studenti di famiglie più povere che vivono al sud Italia e quelle con background migratorio.

Allo scopo di sostenere il valore e la diffusione della lettura in Italia vengono promossi, al nord, importanti eventi come il Salone del Libro, giunto alla XXIV edizione attualmente in corso di svolgimento. Al sud possiamo contare sulla pervicacia di iniziative individuali, che andrebbero incentivate e sostenute con ogni sforzo, per stimolare i nostri giovani ad evolversi e a rendersi competitivi rispetto ai coetanei europei. 

Dal 3 al 5 giugno prossimi, difatti, si svolgerà a Baronissi, in provincia di Salerno, un’importante iniziativa che si chiama Libro Aperto. Alla sua prima edizione, Libro Aperto è un Festival pensato per promuovere la letteratura per ragazzi. Nato dall’iniziativa di Angela Albarano, salernitana, event manager nonché insegnante di storia e italiano nelle scuole di primo e secondo grado, la kermesse culturale si pone al centro dell’attenzione per la spinta alla crescita socio culturale che intende promuovere nella nostra Regione.

Bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni, divisi per fasce d’età, saranno chiamati a valutare e scegliere tra capolavori dello scenario letterario italiano, accuratamente selezionati e candidati da una giuria tecnica. Il compito dei giurati sarà leggere i libri selezionati entro la data di inizio del Festival. A seguito degli incontri con gli autori e nell’ultima giornata di Libro Aperto, la giuria dei giovani lettori decreterà, per ogni sezione, il libro e quindi l’autore vincitore. Tra i libri in concorso, spiccano le opere di autori accreditati a livello nazionale quali Manlio Castagna, Guido Sgardoli, Pierdomenico Baccalario, Loretta Cavaricci, Luisa Mattia e Giuseppe Festa, invitati ad incontrare i ragazzi per parlare loro del valore della lettura.

A corollario del concorso, laboratori creativi, masterclass, spettacoli e incontri con gli autori dei libri in gara si svilupperanno lungo le principali piazze e strade della città. I bambini, dai 3 anni in su, potranno partecipare ai laboratori di lettura, agli swap party – per il baratto di giochi, libri e altri oggetti da scambiare – agli eventi teatrali organizzati in collaborazione con i librai, le associazioni e i sostenitori del Festival. 

La prima edizione del Festival sarà aperta non solo ai ragazzi ma a tutte le famiglie, agli educatori, ai promotori culturali, alle associazioni o semplici curiosi che vogliano immergersi in un weekend coinvolgente. Il programma della manifestazione, che si riporta al link che segue, è davvero ricco di attività da scegliere in base all’età dei bambini o dei ragazzi che vogliano partecipare. E’ possibile inoltre prenotarsi inviando un’email a prenotazioni@libroapertofestival.it

Programma

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