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28 Marzo 2024

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Acunzo in Forza Italia? Non va. Per rilanciare serve altro  

Forza Italia, grazie ad Antonio Tajani, al gruppo dirigente e, soprattutto, al nuovo entusiasmo di Silvio Berlusconi, è tornata a crescere, ad essere dinamica. Per continuare a farlo deve proseguire con la Politica e le attività sul territorio.

In questa operazione di rilancio, ormai intrapresa, non servono ‘approfittatori’ e ‘furbi’, non serve la vecchia politica in cerca di strapuntini. O, peggio, mortificare chi ha sempre creduto negli azzurri.

Per rilanciare e costruire si scelga e premi l’antica militanza, i Consiglieri comunali, chi vuole dare e non chi cerca strapuntini 

In questa ottica è, allora, inutile se non dannosa l’adesione del parlamentare, ex Cinque Stelle, Nicola Acunzo. Cittadino di Battipaglia.

Una cosa sono i progetti le adesioni importanti di chi, vale per gli europarlamentari ad esempio, si è misurato con il consenso, altra e’ costruire aspettative, vie di fuga, ai ‘calati dall’alto’. Agli scappati di casa (politicamente si intende) che hanno fatto un giro a Montecitorio.

Gli azzurri hanno, in questo campo, nella selezioni dei parlamentari già regole ‘allegre’ (in alcuni casi e non tutti per fortuna).  

Ed allora per rilanciare e costruire si scelga e premi l’antica militanza, chi ha fatto la gavetta, i Consiglieri comunali e non chi ‘politicamente’ non esiste. Non chi mai ha brillato per iniziative ed idee.

Si parta da Battaglia allora. Con un segnale. Acunzo rinunci alla candidatura alla Camera, lavori per il partito, e la sua sarà letta come sincera adesione e con le scuse di chi scrive. Decida Acunzo, che era contro Forza Italia quando alle politiche di mettevano in campo dirigenti di grande qualità o alle amministrative, di sostenere (e nella piana del Sele ci sono) chi ha fatto sacrifici da tempo e quando altri erano distratti. Sia, insomma, al sevizio di un progetto. 

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