14.6 C
Napoli
24 Aprile 2024

Chi siamo

Vulvodinia: presentata alla Camera una proposta di legge per riconoscerla come patologia cronica e invalidante

di Anna Adamo


Esiste un tipo di sofferenza che non vede mai nessuno. É invisibile e riesce a nascondersi perfettamente dietro finti sorrisi. Ma, fa male. Nella stragrande maggioranza dei casi distrugge, fino a far si che chiunque ne soffra si ritrovi privo della forza di combattere e mostrarlo a tutti, il dolore che prova.
Ebbene si, quanto dolore si possa provare nel vedere che nessuno si accorga della sofferenza che stiamo provando, lo sa bene chi è affetto da vulvodinia, ossia un’infiammazione cronica delle terminazioni nervose dei genitali esterni femminili che comporta un dolore insopportabile, il quale spesso impedisce addirittura di condurre una vita normale.
E lo sa bene anche chi soffre di neuropatia del pudendo, che causa un dolore localizzato nella zona del perineo e può colpire uomini e donne.

I DATI


Recenti dati dimostrano che per quanto concerne la vulvodinia, il 61% delle donne che ne sono affette rinuncino alle cure, le quali sembrano avere un costo pari a 500 euro mensili.
Un costo più elevato della voglia di smettere di soffrire. Un costo al quale, visti i tempi che corrono, non tutti, purtroppo, possono far fronte. É evidente che non si può più restare a guardare.
Che occorre a metterla da parte, la vergogna e parlarne, di questo tipo di sofferenza.
Chi è affetto da queste patologie non può essere anche vittima dell’ indifferenza altrui, dei tabù che ancora prevalgono sulle sofferenze di ognuno di noi.

L’INIZIATIVA ALLA CAMERA


Dopo tanto silenzio, sembra, però che qualcosa si stia muovendo, infatti qualche giorno fa è stata presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge volta a far si che la vulvodinia venga riconosciuta come una malattia cronica e invalidante.
Si è trattato di un momento storico importante per chi di queste malattie soffre e cerca ogni giorno di combattere affinché vengano riconosciute come tali. Lo ha dimostrato la testimonianza di Giorgia Soleri, modella, attivista e fidanzata di Damiano, frontman dei Maneskin, che utilizza i suoi profili social per sensibilizzare sulle malattie invisibili, la quale nel corso della conferenza stampa, visibilmente commossa, si è detta entusiasta dell’ importante traguardo raggiunto.
La strada verso l’approvazione della legge e lo stanziamento dei fondi per la cura e la ricerca delle malattie neuropatiche, è ancora lunga e lo sa bene anche Giorgia, che non ha perso occasione per ribadire si auguri tale proposta venga calendarizzata il prima possibile e si proceda con una serie di emendamenti alla legge di bilancio per riuscire ad ottenere i fondi.
Si tratta di una battaglia non semplice, quella che è stata portata all’attenzione delle istituzioni, ma i piccoli passi compiuti fanno pensare che finalmente la strada giusta per uscire dal tunnel della sofferenza e dell’ indifferenza è stata trovata e la luce è più vicina che mai.

Articoli correlati

Ultimi Articoli