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18 Aprile 2024

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Zaccaria (USSI) “Le dichiarazioni di Criscitiello sulla Salernitana? non hanno né capo né coda”

Con l’Impertinente parla Mario Zaccaria presidente dell’Ussi Campania Gruppo “Felice Scandone” per il quadriennio 2021-2025.

Il numero uno della Unione Stampa Sportiva Italiana in Campania è un cronista di lungo corso. Ha guidato l’Ansa in Campania, è noto per equilibrio e professionalità. È punto di riferimento per tanti giovani e per tutti i cronisti sul campo. 

Il collega Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, è tornato ad evocare lo spettro irregolarità sulla serie di successi della Salernitana. “Inammissibile che dopo un campionato intero senza vincere una partita oggi con tre vittorie di fila si può salvare ancora. Scandaloso” è quando ha detto. Posizione legittima? Scivolone? Come leggerla?

Non conosco questo collega e dunque non ho notizie relative al suo background giornalistico, né tantomeno mi capita di essere spettatore di trasmissioni alle quali partecipa. Pertanto il mio giudizio sulle sue dichiarazioni non può che essere generico, nel senso di riferirsi ai principi generali di deontologia professionale ai quali non può sottrarsi chi pensi di voler fare il mestiere di giornalista. Come tutti coloro i quali fanno questo lavoro sanno molto bene, esistono delle regole chiare e precise, stabilite dall’Ordine dei Giornalisti, alle quali è obbligatorio attenersi, a meno che non si voglia andare incontro a sanzioni, anche severe, che possono in casi estremi arrivare perfino alla sospensione se non addirittura alla cancellazione dall’Albo professionale. Riguardo poi ai giornalisti sportivi, la loro attività è ancor più specificamente regolata da un “Decalogo di autodisciplina” in dieci punti, alcuni dei quali sono stati sicuramente violati dalle dichiarazioni che leggo essere state attribuite al collega in questione. In ogni caso, al di là dei codici deontologici e dei decaloghi di autodisciplina, l’attività dei giornalisti sportivi dovrebbe sempre essere improntata alla continenza verbale e al buonsenso perché nel loro lavoro si rivolgono direttamente a platee di lettori o di ascoltatori molto vaste ed eterogenee, sempre caratterizzate da passioni e da campanilismi particolarmente intensi e in certi casi addirittura estremi.

Come tutti coloro i quali fanno questo lavoro sanno molto bene, esistono delle regole chiare e precise, stabilite dall’Ordine dei Giornalisti, alle quali è obbligatorio attenersi, a meno che non si voglia andare incontro a sanzioni, anche severe, che possono in casi estremi arrivare perfino alla sospensione se non addirittura alla cancellazione dall’Albo professionale

Dichiarazioni come quelle fatte sulla Salernitana non mi sembrano rispondere nè all’una, nè all’altro. 

Non so se corrisponda al vero la notizia che la Salernitana Calcio avrebbe incaricato i propri legali di verificare se in quelle dichiarazioni ricorrano gli estremi per procedere in giudizio contro il giornalista. Se fosse vero ci sarà un giudice a decidere sul merito e ne sapremo di più. Ma se anche così non fosse è auspicabile che in futuro il collega sia più prudente ed eviti di lanciarsi in ipotesi che ovviamente non hanno né capo né coda e che hanno il solo risultato di alimentare polemiche inutili e far sentire offesa una tifoseria appassionata e anche un’intera città. 

E’ auspicabile che in futuro il collega sia più prudente ed eviti di lanciarsi in ipotesi che ovviamente non hanno né capo né coda e che hanno il solo risultato di alimentare polemiche inutili e far sentire offesa una tifoseria appassionata e anche un’intera città

In Campania, ed è ragionamento generale che va oltre questo caso, troppo spesso, il campanilismo (che ha un suo aspetto legittimo) rischia di alimentare posizioni troppo divise. Rischia di essere la scusa per inutile violenza. Cosa può fare il giornalismo per evitarlo? Quale il confine fra lo sfottò, che è anche simpatico, è la violenza? 

Gli sfottò possono eventualmente – ma sempre entro certi limiti ben precisi – essere tollerati tra le tifoserie del calcio. Ma il giornalismo non può e non deve mai prestarsi ad alimentare certi fenomeni. Il nostro è un lavoro molto delicato e va sempre fatto con estrema prudenza e rispettando la deontologia professionale.

Un esperto come lei. Che pronostico per il Napoli e la Salernitana in questo strano campionato ?

Al di là di certe polemiche ritengo che il lavoro del Direttore Sabatini e quello dell’allenatore Nicola, che hanno rivoltato la squadra con il mercato invernale, stiamo dando ora i loro frutti. La Salernitana è più che mai in corsa per la salvezza. È chiaro che da ora in poi ogni partita varrà come una finale. Ma il calendario è favorevole rispetto a quello di Cagliari e Sampdoria, le due antagoniste, e dunque le possibilità di rimanere in serie A ci sono tutte e sono molto concrete. 

Quanto al Napoli, il traguardo della qualificazione alla Champions League del prossimo anno è a portata di mano. Basterà ritrovare un po’ di concentrazione e di rabbia agonistica per raggiungerlo senza troppi affanni. Lo scudetto, è stato solo un sogno di durata neanche tanto breve. Ma oggettivamente alla squadra manca qualcosa per poter raggiungere un simile risultato. In ogni caso è stato bello sognare.

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