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Medici e infermieri che curano russi ed ucraini, sono simbolo dell’amore che vince sull’odio 


di Anna Adamo

Le protagoniste del conflitto Russia-Ucraina non sono solo le bombe, le città distrutte, le vittime e i carnefici. Ci sono anche gli eroi.
Quelli di cui nessuno parla. Eppure sono lì, tra i rumori assordanti. E lavorano in silenzio, come se tutto ciò che ruota loro intorno potesse non toccarli mai. Sono i medici e gli infermieri.
Si, proprio loro. Loro che espongono al rischio la propria vita pur di salvare quella altrui.
E no, non importa che il ferito di turno sia ucraino o russo, perché devono salvarlo a prescindere. No, non si dica che facciano semplicemente il proprio dovere, perché non è esattamente così. Non si dica neanche che abbiano giurato di salvare chiunque si presenti al loro cospetto, perché c’è qualcosa che va oltre il giuramento e vale molto di più.
É la dignità umana. Quella che posseggono tutti, russi o ucraini che siano. Quella che si ha il dovere di restituire a chiunque la stia perdendo.
E i medici e gli infermieri li stanno aiutando, i Russi e gli Ucraini, a riappropriarsi della dignità umana perduta.
Lo stanno facendo attraverso le cure di cui necessitano, nessuno ne resta privo, nonostante siano talmente tanti che a volte si fa fatica a ricordarne i nomi, ragion per cui, onde evitare di dimenticarli, glieli scrivono sulla fronte con un pennarello, come sta facendo l’infermiere in foto.
Ebbene si, ancora una volta da luoghi in cui l’odio è il sentimento predominante, ci giungono immagini d’amore. Perché, prendersi cura degli altri non è altro che questo: uno dei più puri e veri atti d’amore.
Del resto, che l’ amore vinca su tutto, è mica una frase qualunque? No, è la rappresentazione della realtà. L’amore è forza, determinazione.
É la speranza che si accende quando tutto sembra spento. E immagini come questa ne costituiscono la prova.

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