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19 Aprile 2024

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La storia di Chiara De Rosa, vittima di Revenge Porn, ancora…

di Anna Adamo


Quella di Chiara De Rosa è la voce di chi ne ha passate tante, ma le ha superate tutte.
É forte e ferma, proprio come quella di chi ha sofferto talmente tanto da credere di morire di lì a poco.
Infatti, il dolore provato per quelle foto che hanno fatto il giro del web quando era poco più che una bambina, dopo aver messo fine ad una storia d’amore,dalle sue parole lo si evince tutto. É un dolore che sa di forza, quella che l’ha portata a raccontare la sua storia e che spera di trasmettere a chiunque la ascolti.

La storia


Ebbene si, Chiara è una di quelle donne che non si vergognano di ciò che le è accaduto.
Ne parla tranquillamente. Lo fa per aiutare chiunque si trovi nella sua stessa situazione e non ha avuto la fortuna di avere accanto persone pronte ad offrire il supporto necessario in momenti del genere così come, invece, le ha avute lei.
“Ho sempre avuto un po’ timore del giudizio altrui, ma quando hanno iniziato a sbattermi quelle foto in faccia, non ho mai negato fossero le mie. Perché, sono sempre stata consapevole di non aver fatto nulla di sbagliato, ognuno è libero di condividere la propria intimità come vuole” racconta.
Ben vengano, le donne come Chiara, che non hanno vergogna. Che riescono a non attribuirsi colpe non proprie. Perché,si, la verità è che l’amore non è mai una colpa.
E lei non ha fatto altro che amare. Non ha fatto altro che fidarsi della persona che aveva accanto, come è normale che sia.
Non ha fatto altro che condividere una parte di sé con una persona che considerava parte integrante della sua vita, come avrebbe fatto una qualunque altra persona innamorata.
Del resto, l’ amore è questo: é condivisione. É libertà di essere se stessi, di donare ad un’altra persona la parte più profonda della nostra anima senza paura di essere giudicati o che ci possa venir fatto del male. E si, come in ogni caso, anche in questo, il rischio che qualcosa passa accadere è sempre dietro l’angolo, ma quando si è innamorati per davvero, al rischio non si pensa neanche minimamente, perché l’amore prende il sopravvento su tutto. Chiara no, non avrebbe mai immaginato che la persona che diceva di amarla anche dopo aver messo fine a quella storia d’amore, avrebbe potuto fare un gesto così ignobile nei suoi confronti.
Ed è per questo che oggi si rivolge soprattutto a chi questi gesti li commette, a chi del reato di Revenge Porn, perché ricordiamo che è così che deve essere definita la diffusione di immagini intime sul web, ne è l’artefice.
“A chi diffonde immagini intime delle proprie compagne, fidanzate sul web, suggerisco di smetterla, perché al posto della fidanzata potrebbe esserci una sorella, una persona cara, un giorno. Purtroppo, si tratta di un qualcosa che può riguardare chiunque, quando meno ce lo si aspetta. Nessuno ne è immune.”
Le parole della giovane non lasciano spazio ai dubbi, non deve vergognarsi chi di certi reati ne è vittima, ma chi ne è colpevole. Quei colpevoli che non vanno lasciati soli. Vanno accolti e curati, perché è evidente che abbiamo dei problemi con sé stessi. Se non ne avessero, determinati gesti non li commetterebbero.
“Nel mio caso -prosegue Chiara – credo si sia trattato anche di un gesto dettato dall’ immaturità, perché eravamo piccoli. Ma, non bisogna sottovalutarlo, perché si tratta di cose che possono comportare gravi danni da un punto di vista psicologico per la vittima. Io, fortunatamente, sono una persona forte e ho avuto accanto famiglia e amici che mi hanno sostenuta, ma non è per tutti così. Molte sono le donne che l’hanno fatta finita a causa di tutto ciò, per la troppa vergogna che hanno provato,vista, inoltre la solitudine con la quale si sono ritrovate a dover fare i conti”.
Si dice che per comprendere certe cose bisogna provarle sulla propria pelle. Ed è vero, certe sofferenze non si comprendono pienamente se non le si provano in prima persona, ma è altrettanto vero che è utile, anche per chi determinate cose non le prova, provare a capire quanto sia fondamentale sostenere una vittima.
Nonostante la giovane età, Chiara prova farlo capire senza mezzi termini.

“Non abbiate vergogna”


“Non abbiate vergogna di chiedere aiuto, di parlarne con qualcuno. Avere qualcuno che possa aiutarvi è doveroso. Se non avessi avuto accanto amici e famiglia probabilmente non ne sarei mai venuta fuori. E voi che siete dall’altra parte, non restate a guardare, a giudicare, ma aiutate, perché al posto di quella persona che in quel momento ha bisogno d’aiuto un giorno potreste esserci anche voi”.
Questa non è solo la storia di Chiara. É la storia di tante altre donne che non hanno il coraggio di tirar fuori quello che stanno passando. Chiara è solo una delle tante vittime di Revenge Porn. Chiara è una donna che c’è l’ha fatta.
Che da quanto le è accaduto ha imparato che fidarsi è bene, ma non abbassare mai la guardia è meglio. Ben vengano la voce ed il coraggio di donne come Chiara.
Ben vengano per comprendere che il Revenge Porn non sia un fenomeno da sottovalutare, un giochino eseguito da bambini che non sanno quello che fanno,come spesso, erroneamente, si pensa, ma un reato, ragion per cui è giusto denunciare e far si che chiunque lo commetta venga severamente punito.

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